
Quando un episodio di guida pericolosa si verifica lungo un’importante arteria di comunicazione, il rischio di una tragedia diventa immediato e concreto. La circolazione intensa, l’alta velocità e la complessità dei flussi di traffico rendono ogni anomalia un potenziale disastro. In situazioni simili, la rapidità delle segnalazioni e la prontezza delle pattuglie possono fare la differenza tra un incidente evitato e uno dalle conseguenze drammatiche.
È proprio grazie ai sistemi di controllo e alla collaborazione tra i vari centri operativi che, in circostanze particolarmente delicate, si riesce a intervenire prima che la situazione sfugga al controllo. La gestione degli spostamenti e la sicurezza stradale richiedono infatti coordinamento, competenze e strumenti capaci di individuare tempestivamente i pericoli.
Tir in contromano sull’A1: fermato dopo un chilometro e mezzo
La vicenda riguarda un episodio avvenuto nel bolognese il 7 novembre 2025, quando lungo l’autostrada A1 Milano-Napoli, uno dei tratti più trafficati d’Italia, un uomo alla guida di un tir ha percorso un chilometro e mezzo in contromano. L’ingresso era avvenuto dallo svincolo di Pian del Voglio, dove il conducente si era immesso nel senso opposto nella carreggiata nord, dirigendosi verso Bologna.
La segnalazione è partita dal centro operativo della polizia stradale di Firenze, che ha immediatamente allertato gli agenti della sottosezione di Pian del Voglio. A quel punto è scattata la procedura d’emergenza: rallentamento del traffico, pattuglie impegnate in modalità “safety car”, e monitoraggio costante del mezzo che proseguiva contromano. L’intervento coordinato ha permesso di fermare l’autoarticolato poco prima della galleria Sospara, impedendo che si verificassero collisioni frontali.
Il tir trasportava materiale ferroso, un carico pesante che avrebbe potuto amplificare in modo devastante l’impatto di un eventuale incidente. Grazie all’intervento tempestivo, però, non si sono registrati feriti né danni sulla carreggiata.
Le conseguenze per il conducente
Una volta bloccato il mezzo, le autorità hanno identificato il conducente: si tratta di un uomo di origine straniera, dipendente di un’azienda di autotrasporti. Le sanzioni sono state severe. Gli agenti hanno disposto la revoca della patente di guida e una multa che, secondo le stime, potrebbe superare gli 8mila euro, il massimo previsto in casi simili.
In aggiunta, sul tir è stato imposto un fermo amministrativo di tre mesi, misura che impedisce la circolazione del veicolo e che ricade direttamente sull’azienda proprietaria del mezzo. L’episodio, pur conclusosi senza conseguenze fisiche, riporta al centro l’importanza della vigilanza costante lungo la rete autostradale e della capacità degli operatori di intervenire con precisione anche nelle situazioni più rischiose.


