
La vita dei ragazzi in molte zone del mondo è segnata da una quotidianità che spesso sembra normale, tra lezioni, compiti e giochi con gli amici. Per molti, la scuola rappresenta un rifugio sicuro, un luogo dove costruire sogni e progetti per il futuro. Ma quando la sicurezza di questi spazi viene meno, la paura prende il posto della spensieratezza, trasformando ogni momento di routine in un’ombra di angoscia.
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Ogni notte, mentre le luci delle abitazioni si spengono e il silenzio avvolge i villaggi e le città, ci sono famiglie che non dormono tranquille. La preoccupazione per i propri figli diventa costante, alimentata da notizie di rapimenti e violenze che sembrano non avere fine. Le ore passano lente, e ogni rumore sospetto può essere motivo di panico, mentre la comunità si stringe nella speranza che tutto si risolva senza drammi.

Rapimento nella scuola di Agwara
Questa volta la violenza ha colpito Agwara, nel centro della Nigeria, dove diversi studenti della St. Mary’s School sono stati rapiti durante la notte tra giovedì e venerdì. L’attacco, il secondo in meno di una settimana, ha gettato nel terrore la comunità locale. Secondo le autorità, il numero preciso dei ragazzi sequestrati è ancora da confermare. “Si deve ancora confermare l’esatto numero degli studenti rapiti, mentre le agenzie di sicurezza stanno continuando a valutare la situazione”, ha dichiarato Abubakar Usman, segretario del governo dello stato.
Intervento delle forze di sicurezza
Le unità tattiche e l’esercito sono state immediatamente dispiegate per localizzare gli studenti e mettere in sicurezza la zona circostante. Gli agenti hanno iniziato a “battere palmo a palmo la foresta” vicina alla scuola, alla ricerca dei giovani rapiti. L’allarme è scattato intorno alle due di notte, quando testimoni hanno visto uomini armati entrare nei dormitori della scuola. La polizia ha confermato che “alcuni banditi armati hanno attaccato la scuola secondaria cattolica privata St Mary’s e rapito un numero di studenti ancora da determinare dai loro dormitori”.

Contesto di violenza crescente
L’episodio di Agwara si inserisce in un quadro di crescente violenza nel nord-ovest e nel centro della Nigeria. Solo pochi giorni fa, nel Kebbi, 25 studentesse erano state rapite da uomini armati, e martedì un attacco a una chiesa aveva provocato due morti e il rapimento di decine di fedeli. Questa escalation di violenze evidenzia la difficoltà delle autorità nel proteggere scuole e comunità, soprattutto nelle aree rurali e forestali, dove i gruppi armati operano con agilità e organizzazione.
Una crisi da affrontare
Le famiglie dei ragazzi rapiti vivono ore di angoscia, mentre le ricerche proseguono tra villaggi e foreste isolate. La comunità internazionale segue con attenzione la situazione, sottolineando l’urgenza di strategie efficaci per proteggere gli studenti e prevenire nuovi rapimenti. Ogni episodio come quello di Agwara rafforza l’idea che la sicurezza scolastica in alcune regioni della Nigeria richieda interventi immediati e coordinati, per garantire ai giovani la possibilità di crescere e studiare senza vivere costantemente nella paura.


