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“Eredità multimilionaria”. Ornella Vanoni, verità shock: il suo patrimonio

Pubblicato: 22/11/2025 09:54

Personaggi tv. Ornella Vanoni e l’eredità: patrimonio da capogiro – Se n’è andata così, con la discrezione di sempre, lasciando dietro di sé quel timbro caldo e inconfondibile che per oltre sessant’anni ha attraversato la storia della musica italiana. Ornella Vanoni, 91 anni, non era solo una cantante: era un modo di stare al mondo, una presenza artistica che ha saputo trasformarsi, reinventarsi e raccontare l’amore come pochi altri. Nelle ultime ore circolano anche i dettagli delle sue telefonate finali, in cui confidava un dolore improvviso alla schiena, come «un coltello che ti trapassa», e la decisione di farsi vedere in una clinica di Pavia, «dove sono bravissimi». Una fragilità rivelata senza filtri, come era nel suo stile.

Nonostante una carriera straordinaria e decenni di successi, l’artista aveva più volte spiegato con franchezza di non aver mai accumulato un vero capitale. «Li ho sempre persi tutti – disse – Hanno scritto che ho un patrimonio di 118 milioni di euro, più di Miuccia Prada. Se fosse vero non sarei qui con lei, sarei a nuotare in un’isola del Pacifico»». Un’ironia che nascondeva un vissuto complesso, fatto di fiducia mal riposta e scelte impulsive. Quando le chiesero perché le sue finanze si fossero assottigliate così tanto, rispose senza filtri: «Un po’ perché mi fregavano: a fine tournée talora mi davano solo una parte di quel che mi spettava; sapevano che non avrei controllato. E un po’ per un senso di solitudine. Ero sempre da sola nelle mie scelte; e gettavo via il denaro». Raccontò persino di case comprate e rivendute con enorme perdita: «Compravo una casa, la arredavo, poi vedevo che nessuno veniva a trovarmi, neppure mio figlio, e la rivendevo, magari a metà prezzo».

La casa e il suo rifugio “verde”

Il suo ultimo nido era nel cuore elegante di Milano, in una zona che amava profondamente. Anni fa aveva aperto le porte della sua abitazione, spiegando come fosse arrivata a sceglierla quasi d’istinto: «Dovevo cambiare casa e l’ho comprata in fretta e furia appena rientrata da New York. L’aveva trovata la mia assistente. Quando l’ho vista, sebbene tanto più piccola di quella in cui abitavo prima, ho capito che mi stava aspettando». La definiva un luogo “caldo”, ristrutturato con cura e dominato da un colore in particolare: il verde, perché «è rasserenante». Nel salone, un camino pensato per creare atmosfera e numerose opere d’arte che si alternavano negli anni. «Soltanto alcune opere che mi hanno regalato i miei amici artisti mi seguono», raccontava, ricordando lo spezzone di Pomodoro, le sculture di Melotti e i pulcini in vetro di Murano di Alessandro Pianon.

L’unico erede e il rapporto ritrovato

L’erede diretto dell’artista è Cristiano Ardenzi, nato nel 1962 dal matrimonio con Lucio Ardenzi. Di lui, volutamente, si sa pochissimo. L’artista lo aveva sempre protetto da ogni esposizione pubblica, una decisione presa quando era ancora piccolissimo: niente interviste, niente riflettori, niente vita mondana. Una scelta che Cristiano ha rispettato anche da adulto. In rare confessioni, lei aveva ammesso che la crescita del figlio non era stata semplice: «Con lui ho ricostruito il rapporto nel tempo», aveva confidato. Raccontava che da bambino temeva di essere messo in ombra dal «rutilante mondo dello spettacolo», un sentimento comune «a tutti i figli delle donne di successo».

Il legame con i nipoti

Accanto al figlio, due figure illuminavano la sua vita: i nipoti Matteo e Camilla. «Sono una donna abbastanza felice: amo mio figlio Cristiano e i miei nipoti Matteo e Camilla. Mi danno una grande gioia», aveva raccontato. Con Camilla, che condivide la passione per la musica, si era anche esibita in più occasioni, incluso il video del brano Isole Viaggianti, un gesto che raccontava un legame profondo e tenero.

Un’eredità che passa soprattutto attraverso gli affetti

Al di là della musica, Ornella Vanoni aveva un punto fermo: la famiglia. Il figlio, Cristiano Ardenzi, nato dal matrimonio con l’impresario Lucio Ardenzi, è il suo unico erede. Non ha mai nascosto che il loro rapporto abbia attraversato ombre, incomprensioni e distanze, come spesso accade tra genitori “ingombranti” e figli che vivono il peso del confronto. «I figli delle donne di successo vivono sempre con una sensazione di inadeguatezza», diceva con una tenerezza disarmante. Ma quel legame, con il tempo, era diventato solido, sincero, ricucito pezzo dopo pezzo.

Il legame speciale con i nipoti e l’eredità più preziosa

La felicità più pura Ornella la trovava nei suoi nipoti, Matteo e Camilla. Con loro lasciava cadere ogni maschera, soprattutto con Camilla, che condivideva il suo amore per la musica. Insieme avevano perfino collaborato, comparendo fianco a fianco nel video di Isole Viaggianti. Era uno dei capitoli che più amava raccontare: niente glamour, niente palchi, solo complicità. E forse questa è l’eredità più autentica lasciata da Ornella Vanoni: non i numeri, non i premi, ma la capacità di attraversare la vita con verità, imperfezioni e un talento che nessuno potrà imitare.

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Ultimo Aggiornamento: 22/11/2025 10:04

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