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“Una coltellata”: le ultime parole di Ornella Vanoni prima dell’addio

Pubblicato: 22/11/2025 12:06

Una sera qualunque, un silenzio improvviso in una casa di Milano e un presagio che nessuno avrebbe voluto ascoltare. In pochi minuti, la notizia si è diffusa come un’onda improvvisa, lasciando l’Italia intera incredula di fronte alla scomparsa di una delle sue voci più amate.

Ornella Vanoni non era soltanto una cantante straordinaria: era un simbolo, una presenza familiare capace di attraversare generazioni con la sua voce calda e autentica. I suoi brani hanno accompagnato momenti di vita, amori e malinconie, diventando parte della memoria collettiva del Paese.

Una leggenda che ha raccontato la fragilità umana

Ornella Vanoni elegante e intensa in uno degli ultimi scatti pubblici

Dietro la celebrità, c’era una donna che non ha mai avuto paura di mostrarsi per quella che era. Ornella parlava delle sue fragilità con una sincerità disarmante, trasformando ogni confessione in un gesto di coraggio. Oltre cento album, collaborazioni con i giganti della musica italiana e una carriera che ha saputo resistere al tempo, restando sempre fedele a sé stessa.

Il 21 novembre 2025, nella sua abitazione milanese, la cantante si è spenta improvvisamente all’età di 91 anni. Un malore improvviso, un arresto cardiocircolatorio, e quella voce che aveva attraversato settant’anni di storia si è fermata per sempre. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, ma per lei non c’è stato nulla da fare.

Le ultime parole: un addio pieno di consapevolezza

Un raro sorriso di Ornella Vanoni, simbolo di eleganza e profondità

In una delle sue ultime interviste, Ornella aveva lasciato parole che oggi suonano come un addio lucido e dolce: “La morte per me è vicina… Ho praticamente 91 anni.” Con la sua consueta delicatezza, aveva aggiunto quanto le mancasse il calore di una carezza, quel gesto semplice che diventa prezioso con l’età.

Negli ultimi giorni, aveva confidato il suo malessere anche all’amico e giornalista Maurizio Porro del Corriere della Sera, che ha raccontato le loro ultime conversazioni.

“Come un coltello nella schiena”: la confessione all’amico

Ornella Vanoni durante un'intervista, sguardo profondo e riflessivo

“Ogni tanto Ornella mi chiamava per un consiglio sui film da andare a vedere, era un’appassionata”, scrive Porro. “Ma pochissimi giorni fa è squillato il telefono e la sento dire: ‘Non sto bene, ho un dolore a una vertebra… mi sento strana. Andrò in una clinica di Pavia, lì sono bravissimi, li conosco, mi rimetteranno a posto. Ora devo stare ferma, ho un dolore… sai, come un coltello che ti trapassa la schiena. No, domenica non vado da Fazio: ci sono a settimane alterne, ci andrò domenica prossima’”, aveva confidato Vanoni.

Parole che oggi assumono un significato struggente, rivelando tutta la consapevolezza e la serenità con cui Ornella affrontava la fragilità del corpo, senza mai perdere eleganza e ironia.

Un’eredità di sincerità e coraggio

Ornella Vanoni in primo piano, simbolo di vulnerabilità e coraggio

Non era solo la musica a renderla unica. Ornella parlava apertamente delle sue cure, dei farmaci antidepressivi che continuava ad assumere, e del sostegno del suo psichiatra. “L’unica cosa che può salvarti quando si ha questo problema sono gli antidepressivi… che prendo ancora”, aveva detto con la sua consueta onestà. Una testimonianza di forza e autenticità che ha aiutato molti a sentirsi meno soli.

Oggi resta il suo esempio: la capacità di trasformare il dolore in arte e la vulnerabilità in un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri. Ornella Vanoni ci lascia con la stessa intensità con cui ha vissuto: raccontando la vita, anche quando fa paura.

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