
Milano si è svegliata con le note di “Domani è un altro giorno”, che hanno accompagnato l’apertura della camera ardente di Ornella Vanoni al Piccolo Teatro Grassi. In via Rovello, dove l’artista aveva calcato il palco per decenni, centinaia di persone si sono messe in fila in silenzio per renderle omaggio. Una bara di legno chiaro, cuscini di girasoli e gonfaloni istituzionali hanno trasformato il teatro in un luogo di raccoglimento e memoria. Un ultimo abbraccio collettivo, nel segno dell’arte e della libertà che avevano definito la vita di Ornella.
Un addio che profuma di affetto e riconoscenza
Il pubblico ha iniziato ad arrivare già prima delle 10, orario di apertura ufficiale. Alcuni con un fiore, altri solo con lo sguardo pieno di emozione. Quando le porte si sono aperte, la voce di Ornella ha riempito l’aria, mentre la fila all’esterno si allungava fino a via Dante, quasi a toccare piazza Cairoli. Milano, ancora una volta, si è stretta attorno alla sua musa più elegante.

Omaggio dei colleghi e volti noti dello spettacolo
Tra i primi ad arrivare, Emma Marrone, seguita da Fiorella Mannoia, Arisa e Lella Costa. L’ingresso di ciascuna è stato accolto da un rispettoso silenzio. La Mannoia ha ricordato commossa: “Ornella Vanoni è stato un punto di riferimento per ognuno e ognuna di noi, perché era il simbolo della libertà, dell’irriverenza”. Poi ha aggiunto, con un sorriso: “Tante volte abbiamo cantato insieme… i ricordi più divertenti li tengo per me”.

Una città in fila per dire addio
La salma di Ornella Vanoni è arrivata al teatro accolta dagli applausi dei passanti. Deposta sotto una corona di rose bianche del Piccolo Teatro d’Europa, è rimasta al centro di un flusso costante di persone. Nessuna distinzione tra vip e gente comune: tutti uniti nel ricordo della grande artista, proprio come lei avrebbe desiderato.

Fabio Fazio, un saluto discreto tra la folla
È stato proprio tra la folla che, poco dopo, è apparso Fabio Fazio. Arrivato in anticipo e con passo riservato, il conduttore si è tenuto lontano dai riflettori, condividendo in silenzio il momento con tutti gli altri. Il suo legame con Ornella era profondo: anni di televisione, ironia e amicizia sincera. Chi lo ha visto ha notato il suo volto teso, quasi sorpreso dall’enorme affetto che circondava l’artista.
Un omaggio collettivo che unisce la città
Nel corso della mattinata sono arrivati anche Simona Ventura, lo stilista Antonio Marras, e molti altri volti noti. Nessuna dichiarazione, solo un gesto, un fiore, un inchino. All’interno, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi hanno accolto i presenti con rispetto, consapevoli del valore simbolico di questa giornata per la città.
Fuori, la fila non smetteva di crescere. Qualcuno applaudiva, altri restavano in silenzio. Molti si fermavano solo pochi istanti davanti alla bara, altri si trattenevano di più, incapaci di lasciare quel luogo che sembrava sospeso nel tempo. La voce di Ornella, ancora in sottofondo, dava ritmo al dolore, trasformandolo in una dolce malinconia.
Un ultimo abbraccio di Milano
La camera ardente resterà aperta fino alle 14 e riaprirà domani dalle 10 alle 13. Il funerale si terrà alle 14:45 nella chiesa di San Marco, nel cuore di Brera, dove Ornella abitava. Milano si prepara a un nuovo saluto, forse l’ultimo, ma certamente non definitivo: perché Ornella Vanoni resta viva nel ricordo, nella musica e nell’affetto di chi oggi è venuto a dirle addio.


