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“A qualcuno piace cotta…”. Insulti shock del politico italiano a Valentina, sopravvissuta a un tentato femminicidio

Pubblicato: 23/11/2025 14:52

Un commento choc è apparso su Instagram sotto un post del Corriere della Sera dedicato alla testimonianza di Valentina Pitzalis. «Perché c’è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie», ha scritto Vincenzo D’Anna, 74 anni, politico, biologo, ed ex senatore, oggi presidente della Federazione degli Ordini regionali dei biologi (Fnob).

Il commento ha suscitato indignazione immediata, soprattutto per il contesto in cui è stato pubblicato: il post riguardava l’intervento di Valentina Pitzalis davanti a 2.300 studenti delle scuole di Milano e provincia, riuniti al Teatro degli Arcimboldi per ascoltare la sua testimonianza contro la violenza di genere.

A evidenziare il commento è stata Selvaggia Lucarelli, che ha condiviso la frase in una storia Instagram «muta» ma eloquente. La giornalista, che segue da anni la vicenda di Pitzalis, sarà accanto a lei il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, durante un incontro al Teatro Carcano di Milano.

Il commento incriminato è apparso sotto un articolo firmato da Giovanna Maria Fagnani, che raccontava l’intervento di Valentina agli Arcimboldi. La frase di D’Anna, piena anche di errori grammaticali, ha amplificato lo sdegno generale: «C’è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie».

Valentina Pitzalis, oggi 42enne, è sopravvissuta 14 anni fa a un tentativo di femminicidio da parte del marito Manuel Piredda, morto nel rogo che lui stesso appiccò per ucciderla. Il suo racconto agli studenti è stato intenso, drammatico, e accolto da una lunghissima standing ovation.

La donna ha ricostruito quei momenti terribili: «Aprendo la porta – ha detto – lui mi chiede di restare ancora cinque minuti. Mi giro e lo vedo con un innaffiatoio in mano. Mi butta addosso del liquido. Ho sentito l’odore, ho creduto fosse benzina. Poi ho scoperto che era cherosene, che continua a bruciare a lungo».

«Il suo sguardo era cambiato – ha ricordato Valentina – sembrava un demonio. Gli ho chiesto: “Cosa stai facendo?” e lui ha risposto: “Ora lo vedi”. Poi mi ha dato fuoco». Parole che hanno gelato la platea di studenti, molti dei quali hanno poi rivolto domande alla testimone.

A causa dell’aggressione, Valentina è rimasta invalida: ha perso la mano sinistra e l’uso della destra è compromesso. Il suo volto e il suo corpo portano ancora i segni delle gravissime ustioni riportate quella notte. Nonostante ciò, oggi dedica la sua vita alla prevenzione della violenza di genere.

Negli anni, oltre alla lunga riabilitazione fisica ed emotiva, Pitzalis ha dovuto affrontare anche una violenta campagna diffamatoria condotta sui social dai genitori di Piredda, che l’hanno accusata ingiustamente di essere lei l’assassina. Un doloroso calvario aggiunto al trauma già vissuto.

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