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“Appena è morta…”. La moglie di Gino Paoli rompe il silenzio su Ornella Vanoni

Pubblicato: 23/11/2025 11:53

Gino Paoli ha scelto il silenzio. Un silenzio pieno di emozione e memoria, affidato a un’unica immagine in bianco e nero: lei, elegante e assorta, e lui al pianoforte durante il programma Rai Gino Paoli presenta Senza fine, andato in onda il 25 settembre 1965. È quella la foto che il cantautore ha deciso di condividere per ricordare Ornella Vanoni, una delle figure più importanti della sua vita. Una storia d’amore intensa, fatta di arte, musica e passioni, che negli ultimi tempi si era trasformata in un legame di profonda amicizia e affetto. A parlare per lui oggi c’è solo un cuore nero: un simbolo silenzioso che racconta un dolore difficile da esprimere a parole.

Le parole della moglie di Paoli: “Non ho avuto il coraggio di svegliarlo”

La prima a reagire alla notizia della scomparsa di Vanoni è stata la moglie di Paoli, Paola Penzo. Al Corriere della Sera ha raccontato la difficoltà di affrontare quel momento: “Non so come dirglielo, non ho voluto svegliarlo, sarà un grandissimo dolore”. Più tardi, con voce rotta dall’emozione, ha aggiunto: “Non ho avuto il coraggio di svegliarlo per dirglielo. Non so proprio come potrò farlo, sarà veramente difficile. Doveva venire a trovarci tra qualche giorno, la stavamo aspettando. Per me è un grandissimo dolore e lo sarà anche per mio marito”.

Parole semplici ma profonde, che racchiudono tutto il peso di un legame rimasto vivo oltre il tempo dell’amore. Un filo invisibile che la morte non è riuscita a spezzare del tutto.

Ornella Vanoni in un ritratto elegante

Un legame artistico che non si è mai spento

A confermare quanto quel rapporto fosse ancora vivo anche sul piano professionale è Orietta Berti, amica e collega di Vanoni. In una nota ha rivelato: “Ci eravamo sentite l’ultima volta due settimane fa per una bella telefonata dove mi raccontava dei suoi progetti imminenti, sia televisivi che musicali. Era pronta a registrare un nuovo brano con Gino Paoli. Ci eravamo ripromesse di ritrovarci a Milano quanto prima”.

Un progetto che avrebbe rappresentato un ritorno alle origini, un nuovo capitolo artistico per due voci che hanno segnato la musica italiana, unite da un’intesa impossibile da dimenticare.

Gino Paoli e Ornella Vanoni insieme durante una performance

Un amore che ha fatto la storia della musica italiana

Per capire l’intensità di questo dolore bisogna tornare indietro, alle origini di un legame che è parte della storia culturale italiana. Il loro incontro risale alla fine degli anni Cinquanta: lei, giovane interprete raffinata e appassionata; lui, uno dei protagonisti della nascente scuola genovese. Da quella scintilla nacque un amore travolgente, segnato da momenti di grande creatività ma anche da profonde sofferenze. Tra queste, la perdita di un figlio, una ferita che li unì e li segnò per sempre.

Gino Paoli attraversò in quegli anni una fase personale tormentata, culminata nel 1963 con il suo gesto più estremo: il tentativo di togliersi la vita. Un episodio che Vanoni ricordò anni dopo con parole di affetto e malinconia.

Gino Paoli e sua moglie Paola Penzo

“Era in camera iperbarica e rideva come un matto”

Quando Ornella seppe dell’accaduto, corse da lui nel cuore della notte per evitare i riflettori. “Sono andata a trovarlo in ospedale di notte, per non farmi fotografare, ed evitare che partisse il pettegolezzo: per chi si è sparato?”, raccontò in un’intervista con Maurizio Costanzo. E aggiunse: “Gino era in camera iperbarica e rideva come un matto. Mi scompigliava i capelli e diceva di me: ‘Sembra un setter, invece è un boxer! È il mio boxer!’”.

Un ricordo tenero e ironico, capace di restituire tutta la complicità che li univa, anche nei momenti più difficili. Una storia che, tra musica e sentimento, ha superato il tempo e le ferite.

Un addio che suona come una canzone

Oggi restano le canzoni immortali che hanno segnato generazioni: Senza fine, Che cosa c’è, Sapore di sale. Brani che raccontano un amore che non si è mai davvero spento, perché anche quando la vita li ha portati su strade diverse, la musica ha continuato a tenerli uniti.

Forse è proprio questo il messaggio di quella foto scelta da Paoli: tutto ciò che contava è ancora lì, sospeso tra le note di una melodia che non finisce mai, dedicata a una donna che per lui non sarà mai davvero lontana.

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