
Il primo rilevamento dell’affluenza alle regionali in Puglia evidenzia un inizio di giornata elettorale più lento rispetto alla precedente consultazione. Le percentuali raccolte mostrano un arretramento significativo in questa fase iniziale, segnalando una risposta meno dinamica da parte degli elettori rispetto al ritmo registrato negli ultimi anni. Un dato che potrebbe suggerire disattenzione o maggiore prudenza nelle prime ore del voto.
L’affluenza
Alle 12 l’affluenza si attesta all’8,49%, un valore inferiore rispetto al 11,97% registrato alla stessa ora nella precedente tornata regionale. Si tratta di un primo indicatore del comportamento elettorale pugliese, che potrà essere confermato o ridimensionato solo con le prossime rilevazioni. Il dato generale sull’affluenza riguardante l’Italia è 8,64%, di molto inferiore al 12,43% delle scorse elezioni regionali.
In Puglia si vota per eleggere il nuovo presidente e il Consiglio regionale al termine del lungo ciclo amministrativo guidato da Michele Emiliano, non ricandidabile per il limite dei mandati consecutivi. La campagna elettorale ha messo in campo una serie di candidati espressione di schieramenti politici differenti, con coalizioni articolate che spaziano dal centrosinistra ai movimenti civici, fino al centrodestra che punta a riconquistare la guida dell’ente. Il voto pugliese, tradizionalmente complesso e caratterizzato da equilibri variabili tra territori costieri e aree interne, sarà anche influenzato dalla capacità delle liste di mobilitare i propri elettori nell’arco delle due giornate.
La sfida con l’astensionismo rimane uno dei temi centrali della consultazione, un elemento che potrebbe incidere sulla distribuzione dei consensi e sul peso relativo delle diverse coalizioni. Le prossime ore saranno decisive per capire se la partecipazione potrà rialzarsi o se si confermerà un trend più contenuto.
La prossima rilevazione dell’affluenza è attesa per le 19.



