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Piano di pace, i 24 punti della controproposta Ue. Trump e Zelensky sempre più fiduciosi

Pubblicato: 23/11/2025 23:58

Dopo mesi di tensioni e stalli diplomatici, la speranza di una soluzione del conflitto ucraino sembra ricevere una nuova spinta. A Ginevra, la delegazione americana guidata dal segretario di Stato Marco Rubio e quella ucraina capeggiata da Andriy Yermak hanno aperto un canale di dialogo che lascia intravedere segnali di ottimismo. Nonostante non siano stati rivelati i dettagli sui termini dell’accordo, fonti ufficiali parlano di progressi concreti e di una possibile intesa “rapida e duratura”.

L’incontro è stato definito “produttivo” da entrambe le parti. Rubio ha sottolineato che si tratta del “miglior incontro di sempre” con la delegazione ucraina, mentre Yermak ha confermato il clima costruttivo, pur senza entrare nei dettagli della proposta. La collaborazione tra Washington e Kiev sembra quindi rafforzarsi, creando le condizioni per un dialogo più serrato anche con Mosca.

Europa propone un’alternativa diplomatica

Mentre gli Stati Uniti e l’Ucraina mostrano ottimismo, Bruxelles ha messo sul tavolo una proposta alternativa che si distingue dal piano in 28 punti presentato dal presidente Donald Trump. L’Unione Europea punta su un percorso di pace che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale di Kiev e parta dalla linea di contatto esistente, evitando concessioni territoriali anticipate.

Il piano europeo non prevede il ritiro delle forze ucraine dalle città controllate nel Donbass e non esclude, almeno formalmente, l’adesione dell’Ucraina alla NATO, anche se al momento manca consenso tra gli alleati. Tra le altre misure proposte, si prevede il passaggio della gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, con una divisione dell’energia prodotta al 50% tra Kiev e Mosca.

Dettagli chiave della proposta europea

L’esercito ucraino sarebbe limitato a 800.000 soldati in tempo di pace, contro i 600.000 indicati nel piano statunitense. I beni russi congelati verrebbero destinati alla ricostruzione dell’Ucraina, anziché essere ceduti a investitori privati americani. Le sanzioni imposte alla Russia dal 2014 potrebbero essere gradualmente allentate in caso di rispetto di un accordo di pace sostenibile, con la possibilità di reintegro di Mosca nel G8.

Il piano prevede inoltre che le elezioni ucraine si tengano il prima possibile dopo la firma dell’accordo, mentre gli Stati Uniti offrirebbero garanzie simili a quelle previste dall’articolo 5 della NATO, a tutela della sicurezza di Kiev.

Prospettive e prossimi passi

Fonti diplomatiche indicano che Volodymyr Zelensky potrebbe recarsi negli Stati Uniti già questa settimana per discutere il piano di pace direttamente con Donald Trump. La visita sarebbe un passo importante per consolidare la collaborazione tra Washington e Kiev e accelerare il processo negoziale. Rubio ha precisato che alcuni ritardi sono stati dovuti a decisioni di “livello superiore”, ma resta fiducioso su un avanzamento rapido delle trattative.

La riapertura del dialogo a Ginevra rappresenta quindi un momento cruciale per la diplomazia internazionale, con Stati Uniti, Ucraina ed Europa che cercano di trovare un compromesso sostenibile. La sfida rimane complessa, ma l’ottimismo espresso dai protagonisti indica che una soluzione politica e duratura potrebbe essere più vicina di quanto si pensasse solo pochi giorni fa.

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