
Le elezioni regionali in Puglia si stanno chiudendo con la netta affermazione di Antonio Decaro, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Bari per dieci anni. Come ampiamente previsto da sondaggi, exit poll e proiezioni, il candidato del centrosinistra ha superato con un margine molto ampio l’imprenditore Luigi Lobuono, sostenuto dal centrodestra.
Elezioni regionali in Puglia, per Decaro una vittoria annunciata
Gli exit poll avevano sin da subito assegnato a Decaro un vantaggio vicino ai quaranta punti percentuali, poi confermato dalle prime proiezioni. L’ex sindaco di Bari, molto popolare sul territorio grazie al suo lungo impegno amministrativo, è riuscito a consolidare il consenso in una campagna elettorale che lo ha visto favorito fin dall’inizio.
A fronte di un risultato così netto, resta però significativo il dato dell’astensione, con una partecipazione che si è fermata attorno al 41%, ben al di sotto del 56% registrato nel 2020. Un calo che lo stesso Decaro aveva giudicato preoccupante nelle ultime settimane, puntando la sua comunicazione proprio sull’importanza del voto, indipendentemente dalla scelta politica.
Mentre scriviamo sono state scrutinate 2457 sezioni su 4032 e Decaro ha raccolto il 64,88% dei voti a fronte del 34,22% raccolto dal suo avversario sostenuto dal Centrodestra, Luigi Lobuono. QUI la diretta dello spoglio.
Le coalizioni in campo e il profilo del nuovo presidente della Puglia
Decaro era sostenuto da sei liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Decaro Presidente, Per la Puglia, Avanti Popolari. Lobuono, candidato civico vicino al centrodestra, era appoggiato invece da cinque liste: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Italia Liberale.
Classe 1970, 55 anni, ingegnere, Decaro milita in politica da oltre vent’anni. Il suo percorso inizia nel 2004 quando l’allora sindaco di Bari Michele Emiliano lo nomina assessore alla Mobilità mentre lavorava all’ANAS. Nel corso della sua carriera è stat consigliere regionale, parlamentare del Partito Democratico, quindi sindaco di Bari dal 2014 al 2024 e presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) dal 2016, incarico confermato nel 2019. Durante il suo mandato da sindaco ha guidato la città attraverso la pandemia e contribuito alla trasformazione di Bari in una meta turistica sempre più frequentata. Nel 2016 finì sotto scorta per le minacce ricevute dopo essersi esposto contro le estorsioni della criminalità organizzata ai danni dei commercianti. QUI la sua scheda completa.
Un consenso trasversale
In tutti i ruoli ricoperti, Decaro si è guadagnato apprezzamento e fiducia, non solo tra i cittadini ma anche all’interno del Partito Democratico, dove gode di stima tanto tra le correnti moderate quanto tra quelle più progressiste.


