
La Protezione Civile ha innalzato il livello di guardia a causa dell’imminente e significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche, diffondendo un’allerta meteo di grado arancione su vaste aree territoriali del Sud Italia. Questa evoluzione, caratterizzata da previsioni che indicano l’arrivo di fenomeni violenti come forti raffiche di vento e persistenti temporali, ha innescato una pronta reazione da parte delle amministrazioni locali. La misura più capillare e incisiva adottata fino ad ora è stata l’ordinanza di chiusura degli istituti scolastici.
La sospensione di tutte le attività didattiche, programmata per la giornata di martedì 25 novembre 2025, è un chiaro segnale della serietà della situazione e della necessità di privilegiare la sicurezza pubblica. L’obiettivo primario è quello di scongiurare i pericoli legati sia ai percorsi che studenti e personale dovrebbero affrontare sotto l’imperversare del maltempo, sia a eventuali criticità strutturali o idrogeologiche che potrebbero manifestarsi in concomitanza con le precipitazioni più intense. L’elenco dei centri che hanno già ufficializzato tale provvedimento sta diventando sempre più nutrito, includendo sia grandi agglomerati urbani che comuni costieri e insulari. Resta, in attesa di una comunicazione definitiva, la valutazione in corso da parte della principale città dell’area.
La risposta dei comuni della Campania all’allerta arancione
È proprio la Campania il teatro di questa emergenza climatica, con l’allerta meteo arancione che copre gran parte della regione, segnalando una potenziale situazione di grave rischio idrogeologico e idraulico. In questo contesto, l’azione preventiva di sospensione delle lezioni è stata massiccia e tempestiva. I sindaci dei comuni interessati hanno agito rapidamente per mezzo di specifiche ordinanze, decretando la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado. L’elenco dei Comuni che hanno già deliberato la chiusura per martedì 25 novembre è significativo e riflette una diffusa preoccupazione per la tutela dell’incolumità.
Tra i centri più grandi e popolosi che non faranno entrare gli alunni in classe si annoverano Castellammare di Stabia, città costiera particolarmente sensibile al rischio idrogeologico. Similmente, hanno adottato la misura cautelare i comuni di Afragola e Torre del Greco. Le località turistiche e i centri della Penisola Sorrentina, come Piano di Sorrento e Meta di Sorrento, hanno anch’esse firmato l’ordinanza di chiusura. A queste si aggiungono le isole di Procida e Casamicciola Terme, dove le condizioni meteo avverse possono rendere problematici gli accessi e i collegamenti. L’elenco è ulteriormente esteso da Volla e Mondragone, a testimonianza di come l’ondata di maltempo sia percepita come un pericolo reale in diverse zone della regione.
I centri confermati con scuole chiuse
Per chiarezza e per agevolare l’organizzazione delle famiglie, è cruciale identificare con precisione i centri che hanno già preso la decisione formale di chiudere le scuole in via precauzionale. In virtù dell’imminente peggioramento del quadro meteorologico, i Comuni che hanno confermato la sospensione delle attività didattiche per la giornata di martedì 25 novembre sono i seguenti: l’importante snodo di Afragola, e le due grandi realtà vesuviane, Torre del Greco e Castellammare di Stabia. Sulla Penisola Sorrentina, la chiusura è effettiva sia a Piano di Sorrento che a Meta di Sorrento. Il provvedimento riguarda anche l’area isolana, con l’interruzione delle lezioni a Casamicciola Terme e sull’isola di Procida. Completano l’attuale lista dei Comuni che hanno dato priorità alla cautela e alla sicurezza: Volla e Mondragone. Si sottolinea che questa lista è da considerarsi non esaustiva e provvisoria, in quanto l’evolversi della situazione e le conseguenti valutazioni dei singoli enti locali potrebbero portare all’aggiunta di altri nomi nel corso delle ore serali.
L’attesa decisione del comune capoluogo
L’attenzione di tutta la regione, e in particolare dell’area metropolitana, è focalizzata sulla deliberazione finale che verrà assunta dal Comune di Napoli. Trattandosi della città più grande e popolosa, qualsiasi provvedimento di chiusura delle scuole avrebbe un impatto logistico e sociale di vasta portata. L’Amministrazione comunale sta ancora procedendo con la sua attenta valutazione, confrontando i bollettini meteo e i pareri tecnici prima di emettere l’eventuale ordinanza. La complessità dell’infrastruttura urbana di Napoli, con le sue zone a rischio idraulico e le sue colline, rende la decisione particolarmente delicata. In molti si aspettano che, seguendo la linea adottata dai comuni confinanti e considerata l’elevata classificazione dell’allerta, anche il capoluogo si allineerà alla misura di prevenzione. La comunità scolastica e le famiglie napoletane sono in trepidante attesa della comunicazione ufficiale, che stabilirà se anche per loro martedì 25 novembre sarà una giornata di interruzione delle lezioni per motivi di sicurezza.
Un contesto di criticità territoriale
La decisione di chiudere gli istituti non è una scelta arbitraria, ma scaturisce dalla necessità di rispondere a un contesto meteorologico in rapido peggioramento. L’allerta arancione è stata diramata proprio in previsione di una fase acuta di maltempo, caratterizzata da intense precipitazioni che potrebbero superare la capacità di assorbimento del suolo, innescando criticità idrogeologiche quali smottamenti e allagamenti rapidi. A Napoli, la paura è stata recentemente acuita dal crollo di un costone di tufo avvenuto nel suggestivo Parco Carelli, nel quartiere di Posillipo. Questo episodio serve da forte richiamo alla vulnerabilità strutturale di alcune zone della regione in presenza di fenomeni meteorologici estremi. Le autorità esortano la popolazione a mantenere un comportamento prudente, a consultare i canali di informazione ufficiali e a limitare, se possibile, gli spostamenti, al fine di ridurre l’esposizione al rischio durante il culmine dell’evento atmosferico. La prevenzione e la cautela rimangono le uniche strategie efficaci per affrontare l’imminente tempesta.


