
Nathan Trevallion ha lasciato il casolare di Palmoli dopo giorni di forte esposizione mediatica. L’uomo, padre dei tre bambini allontanati dal Tribunale dei minori dell’Aquila e trasferiti in una struttura protetta, è stato accolto da amici della comunità dei neorurali in un centro poco distante dal borgo. Una scelta maturata per sfuggire a telecamere e curiosi dopo l’annuncio del “silenzio stampa” e, soprattutto, per tutelare la privacy dei figli.
Nel frattempo, sul fronte legale e amministrativo, procede la strategia della difesa. Il legale della famiglia, Giovanni Angelucci, si è affidato a un tecnico di fiducia con cui ha incontrato il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Palmoli. Obiettivo: affrontare punto per punto le criticità sollevate dal tribunale nella lunga ordinanza che ha disposto l’allontanamento dei minori.
Secondo quanto emerso, il progetto di ampliamento e messa in sicurezza del casolare non si limiterà alla costruzione del bagno interno, ritenuto essenziale dai giudici rispetto alla precedente presenza di un wc a secco esterno. Il piano prevede anche interventi aggiuntivi sull’intera struttura: adeguamenti statici, miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e ampliamenti che dovrebbero consentire ai tre bambini di avere una stanza dedicata, superando l’attuale convivenza in un unico vano.
La famiglia punta così a dimostrare la volontà di sanare tutte le criticità rilevate dai servizi sociali, nella speranza di accelerare un eventuale rientro dei minori a casa. Le prossime settimane saranno decisive: la difesa depositerà a breve la documentazione tecnica, mentre resta alta l’attenzione sul caso che ha diviso l’opinione pubblica e riacceso il dibattito sul limite fra libertà di scelta e tutela dei minori.


