Le elezioni regionali in Puglia e Campania segnano per Elly Schlein un passaggio cruciale. Non solo una vittoria politica, ma l’inizio di una sfida più ampia che guarda alle politiche del 2027. Forte del successo del cosiddetto “campo largo”, la segretaria del Partito Democratico ha annunciato con determinazione: “Siamo pronti ad andare al governo”. Un messaggio chiaro che trasforma il trionfo locale in un progetto di respiro nazionale.
Schlein sottolinea come il centrosinistra, nelle regioni al voto, abbia raggiunto risultati molto vicini a quelli del centrodestra. Per lei, è giunto il momento di trasformare questa spinta territoriale in un programma politico capace di parlare a tutto il Paese.
Il modello del campo largo come chiave del rilancio
Nel suo intervento, la leader dem pone l’accento sull’unità. “Con la coalizione progressista abbiamo presentato proposte di legge e 16 emendamenti alla manovra”, ha ricordato, evidenziando la forza della collaborazione tra forze diverse ma complementari.
Schlein evita i toni polemici nei confronti del Movimento 5 Stelle, pur riconoscendo le differenze programmatiche. Sulla leadership per il 2027 si dichiara “più che aperta” a primarie di coalizione: “Non è una questione personale, è un percorso collettivo da costruire”.
Le priorità politiche e le linee rosse
Uno dei punti centrali del suo discorso riguarda la legge elettorale. Schlein non usa mezzi termini: “Non ci interessa in questo momento discutere delle priorità di Giorgia Meloni, ma delle priorità degli italiani”. E aggiunge: “Hanno paura di perdere, per noi la priorità sono gli stipendi bassi e le condizioni di vita degli italiani”.
Per la segretaria del Pd, la destra tenta di cambiare le regole del gioco non per migliorare la democrazia, ma per consolidare il proprio potere. Un messaggio che ribadisce il posizionamento del partito come alternativa di governo.
Il rapporto con il M5S e la coalizione del futuro
Tra i temi più delicati c’è il rapporto con il Movimento 5 Stelle. La vittoria in Campania di Roberto Fico ha rafforzato l’idea di un’alleanza strutturata. Schlein invita a non ripartire da zero, ma a costruire insieme un progetto condiviso e stabile.
Quanto alla leadership della coalizione, non esclude nessuna opzione. Potrebbe essere lei o una figura terza, purché la scelta avvenga attraverso un processo democratico e trasparente.
Giustizia sociale e lotta alle disuguaglianze
Un altro pilastro del suo discorso è la giustizia sociale. Schlein ribadisce l’urgenza di redistribuire la ricchezza e ridurre le disuguaglianze: “Chi ha di più deve dare a chi ha di meno per far crescere tutto il Paese”, afferma con tono deciso.
Secondo la segretaria dem, la vera sfida dell’Italia è materiale: salari troppo bassi, crescita economica ferma e un divario sociale che continua ad allargarsi. Da queste criticità intende partire per costruire il riscatto del Paese.
Uno sguardo al 2027: la strategia per Palazzo Chigi
Per Schlein, il 2027 non rappresenta un salto nel vuoto, ma un obiettivo pianificato. Con un campo largo unito, ritiene che ci siano le condizioni per competere davvero per Palazzo Chigi. “Non voglio un’operazione interna, ma un progetto nazionale”, precisa, indicando la volontà di consolidare la coalizione prima di affrontare un congresso dem.
Le sfide ancora aperte
Restano però questioni delicate da affrontare. Le divergenze con il M5S su temi come la politica estera, in particolare il sostegno all’Ucraina, richiederanno confronto e mediazione.
Inoltre, la riforma elettorale rimane un terreno di scontro: mentre la destra spinge per modifiche che potrebbero favorirla, il Pd insiste su una legge più rappresentativa e vicina ai bisogni reali dei cittadini. La partita della leadership, infine, resta aperta: Schlein è pronta a mettersi in gioco, ma lascia spazio a un dialogo ampio e partecipato.


