Un caratterista solido: DeLano tra cinema e set televisivi
Per chi lavora ai margini delle grandi produzioni, la continuità è un valore prezioso: DeLano aveva quella dote rara di rendere credibile qualunque figura gli venisse affidata. Passava con naturalezza da ruoli piccoli ma incisivi a partecipazioni che gli permettevano di esplorare registri diversi. Era uno di quegli attori che gli addetti ai lavori ricordano per professionalità, affidabilità, disponibilità. Negli anni la sua carriera ha attraversato generi e formati, mantenendo una presenza costante che gli ha garantito affetto e riconoscimento da parte del pubblico più attento.
“Ocean’s Eleven”: il ritorno a casa in un successo mondiale
Il suo nome, però, è legato soprattutto a un titolo: Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh (2001). Nel cast stellare guidato da George Clooney, Brad Pitt e Julia Roberts, DeLano interpreta Walsh, il manager del casinò coinvolto, suo malgrado, nel colpo più elegante e complesso del cinema recente. Non era un ruolo centrale, ma era perfetto per lui: contribuiva a dare autenticità a quell’universo scintillante, fatto di tavoli verdi, soldi che scorrono e truffe impeccabili. Per DeLano, nato e cresciuto nella città dei casinò, quella parte aveva quasi il sapore di un cerchio che si chiude.
Un addio silenzioso, ma pieno di riconoscenza
La sua scomparsa arriva senza clamori, così com’è sempre stata la sua carriera: discreta, solida, piena di piccoli tasselli che compongono un percorso professionale più prezioso di quanto appaia. La tv degli anni Settanta gli ha dato un volto; il cinema di Soderbergh lo ha riportato, simbolicamente, nella sua città. E oggi, mentre Hollywood lo ricorda, Las Vegas saluta uno dei suoi figli più silenziosi, che sullo schermo aveva saputo essere tante cose senza mai tradire se stesso.