Vai al contenuto

Attacco russo con missili sulla città di Zaporizhzhia, numerose esplosioni

Pubblicato: 26/11/2025 07:32

Il numero dei feriti nell’ultimo attacco notturno a Zaporizhzhia è salito a diciotto, con un bilancio che colpisce in particolare le donne. Le autorità ucraine hanno confermato che dodici donne e sei uomini sono rimasti feriti e che tutti hanno ricevuto immediata assistenza medica. L’attacco, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 novembre, ha lasciato una scia di distruzione documentata nelle immagini diffuse dalle autorità locali.

Secondo la ricostruzione ufficiale, l’aggressione non si sarebbe fermata dopo il primo bombardamento. Già dopo mezzanotte, nuove sirene antiaeree hanno iniziato a risuonare in tutta Zaporizhzhia, segnalando la presenza di missili e droni in arrivo. La maggior parte degli ordigni sarebbe stata costituita dai droni kamikaze Shahed, utilizzati con crescente frequenza nei raid notturni.

L’intensificazione degli attacchi coincide con un momento particolarmente delicato sul piano diplomatico. Da Ginevra arrivano infatti segnali di una possibile svolta nei negoziati: Kiev ha dato il via libera al piano di pace in 19 punti, elaborato con il sostegno degli Stati Uniti, aprendo formalmente una nuova fase del dialogo.

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che i negoziati stanno facendo «progressi» e che le parti sarebbero «molto vicine a un accordo». Per favorire l’avanzamento del processo diplomatico, Washington invierà l’emissario Witkoff a Mosca per un incontro diretto con il presidente russo e il segretario dell’Esercito Driscoll a Kiev per coordinarsi con la leadership ucraina.

Il capo della Casa Bianca ha inoltre affermato di essere pronto a incontrare personalmente Zelensky e Putin, ma solo quando il negoziato avrà raggiunto uno stadio conclusivo o sarà prossimo alla firma. Un segnale che punta a rafforzare l’immagine degli Stati Uniti come garanti del processo di pace e architetti della mediazione internazionale.

Kiev, dal canto suo, ha ribadito la volontà di procedere con determinazione verso un’intesa. Il presidente ucraino si è detto disposto a incontrare il leader americano «il prima possibile», definendo il piano in 19 punti un’opportunità concreta per delineare un percorso di stabilizzazione e sicurezza, soprattutto se accompagnato da un sostegno europeo più incisivo.

Non a caso, Washington ha sottolineato che l’Europa avrà un ruolo centrale nelle garanzie di sicurezza previste dal nuovo impianto negoziale. Lo scenario immaginato include un coinvolgimento multilaterale che potrebbe ridefinire gli equilibri geopolitici sul fronte orientale, rafforzando la cooperazione transatlantica in una fase ancora critica.

Il presidente americano ha però specificato che non esiste alcuna scadenza per raggiungere l’accordo. Secondo la sua valutazione, Mosca starebbe mostrando una certa disponibilità a fare concessioni, un atteggiamento che lascerebbe intravedere la ricerca di una via d’uscita dal conflitto, pur senza rinunciare ai propri obiettivi strategici.

Nonostante questo quadro di apparente apertura, dalla Russia non arrivano segnali di ottimismo. Sul terreno, l’avanzata delle truppe continua, con nuovi movimenti nell’est e nel sud dell’Ucraina che suggeriscono una strategia ancora orientata alla pressione militare. Lo scarto tra diplomazia e realtà del fronte resta dunque ampio, mentre la popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto dei raid e delle incertezze politiche.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure