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“Con una mazza…”. Pierina Paganelli, è arrivata la svolta sull’incidente del figlio

Pubblicato: 26/11/2025 16:40

Mentre il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli prosegue, con imputato il vicino di casa Louis Dassilva, torna sotto i riflettori un episodio precedente e mai del tutto chiarito: l’incidente in bicicletta che coinvolse il figlio della vittima, Giuliano Saponi, pochi mesi prima del delitto. Pierina Paganelli era stata trovata cadavere il 4 ottobre 2023 nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, e ora un nuovo capitolo giudiziario si intreccia con quella vicenda.

La Gip Raffaella Ceccarelli ha infatti stabilito che sarà necessaria una nuova consulenza su quanto accaduto a Saponi, una perizia che unisca competenze medico-legali e cinematiche per ricostruire con maggiore precisione la dinamica dell’evento. La decisione è stata resa nota durante l’udienza relativa all’opposizione all’archiviazione dell’indagine, coordinata dal pm Luca Bertuzzi, aperta con l’ipotesi di lesioni personali stradali aggravate e a carico di ignoti.

I legali di Saponi, gli avvocati Monica e Marco Lunedei, hanno depositato pochi giorni prima della seduta una consulenza firmata dall’ingegnere Davide Albini, nella quale si avanza l’ipotesi di un vero e proprio agguato. Secondo questa ricostruzione, l’uomo sarebbe stato colpito da una “mazza rivestita da materiale tipo gomma”, suggerendo un’azione intenzionale. Una ricostruzione diametralmente opposta a quella della Procura.

Le ipotesi a confronto e la svolta della super perizia

Per la Procura, infatti, non si sarebbe trattato di un gesto volontario. La tesi si fonda sulla consulenza medico-legale del dottor Mauro Pesaresi, secondo il quale Saponi sarebbe stato “colpito da un oggetto in movimento veloce, probabilmente lo specchietto di un furgone pirata”. Una dinamica compatibile con un investimento accidentale, tanto che nell’agosto 2024 era stata richiesta l’archiviazione del caso. Di fronte a due interpretazioni così distanti, la gip Ceccarelli ha ritenuto necessario un passo ulteriore: avviare una super consulenza, affidata congiuntamente a un medico legale e a un ingegnere esperto in cinematica, capace di indagare la tipologia delle ferite riportate da Saponi e le modalità con cui sarebbero state causate. La giudice ha quindi rimandato gli atti al pm, che potrebbe anche valutare la richiesta di un incidente probatorio per una perizia “collegiale”. Non si esclude dunque la nomina congiunta dei due specialisti.


Ad oggi, la verità su quanto accaduto il 7 maggio 2023, quando Saponi rimase gravemente ferito mentre si recava al lavoro in bicicletta, resta sconosciuta. L’uomo, allora ancora sposato con Manuela Bianchi – la stessa che aveva una relazione extraconiugale con Dassilva – ha rischiato la vita e ha trascorso mesi in coma, tornando a casa soltanto dopo l’omicidio della madre. Sarebbe stata proprio Bianchi, secondo testimonianze raccolte nelle indagini sull’omicidio Paganelli, a chiedere che si verificasse se le ferite del marito fossero compatibili con un’aggressione. Una domanda che, a distanza di oltre due anni, non ha ancora una risposta definitiva.

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