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“Convivo con la diastasi addominale”. La malattia che ha colpito molte vip: cos’è e cosa provoca

Pubblicato: 26/11/2025 12:38

La narrazione mediatica e social della maternità è spesso filtrata attraverso una lente di perfezione irraggiungibile, fatta di riprese veloci e ritorni immediati alla forma fisica pre-gravidanza. Tuttavia, la realtà delle madri è un mosaico ben più complesso, fatto di cambiamenti fisici profondi e permanenti. Francesca Barra, giornalista, conduttrice televisiva e madre di quattro figli, ha scelto di fare un passo coraggioso, smantellando il mito del corpo perfetto e raccontando la sua vita senza filtri. Moglie dell’attore Claudio Santamaria, la Barra è madre di Emma, Renato e Greta, avuti dalla precedente relazione con Marcello Morfino, e della piccola Atena, nata nel 2022. La sua onestà sui social network sta offrendo un momento di liberazione collettiva per molte donne che si riconoscono nelle sue difficoltà quotidiane.

Quando i suoi follower si aspettano di leggere un programma di allenamento intensivo e degno di una celebrità, la risposta di Francesca Barra arriva con una sincera ironia che disarma ogni pretesa di standard impossibile. La sua routine è lontana anni luce dai protocolli del fitness estremo: “Gyrotonic una volta a settimana, cyclette lenta mentre leggo i giornali o faccio una telefonata. Alzo i piatti e abbasso i piatti”. Non è solo un elenco di attività, ma un vero e proprio manifesto che celebra la normale stanchezza della vita frenetica. A questo programma minimalista si aggiunge, però, una serie di condizioni fisiche che rendono la sua quotidianità una vera e propria sfida: “Ho la diastasi dei retti addominali, due ernie – dorsale e cervicale. Mi piace mangiare. Ho la casa piena di scatole (sono reduce da un trasloco). Porto fuori i cani. E prendo in braccio Atena che pesa 17 chili“. Questa dichiarazione è un potente contrappunto al culto dell’efficienza fisica, mettendo in luce le sfide invisibili che molte madri affrontano.

Cos’è la diastasi addominale e perché non è solo un problema estetico

La diastasi dei retti addominali non è un semplice inestetismo o un dettaglio marginale: è una condizione fisica seria che colpisce prevalentemente le donne dopo una o più gravidanze. Si tratta della separazione permanente dei due muscoli retti che corrono verticalmente lungo l’addome. Tali fasci muscolari, portati alla massima estensione durante la gestazione, perdono la capacità di ricongiungersi autonomamente dopo il parto. Le conseguenze di questa separazione sono ben più profonde della sola alterazione estetica. La diastasi può portare a una serie di problemi debilitanti, tra cui mal di schiena cronico a causa della minore stabilità del core, gonfiore addominale persistente, problemi digestivi e significative alterazioni posturali. Il corpo, in sostanza, cambia strutturalmente, e i comuni esercizi addominali, lungi dal risolvere il problema, possono addirittura aggravarlo. Nei casi più gravi, l’unica soluzione definitiva è l’intervento chirurgico, poiché il tessuto connettivo tra i muscoli (la linea alba) non è in grado di ripararsi da solo.

Martina Colombari, Costanza Caracciolo e l’importanza del racconto pubblico

Francesca Barra non è sola in questa ondata di onestà. Diverse altre figure pubbliche hanno scelto di portare l’attenzione su questa condizione, normalizzando un problema che per troppo tempo è stato vissuto nel silenzio e nella vergogna. Martina Colombari ha condiviso nelle sue storie social un video esplicativo, mostrando come la sua mano potesse fisicamente inserirsi nello spazio tra i muscoli addominali separati. L’ex Miss Italia ha così risposto ai commenti sul suo aspetto fisico, chiarendo: “Non è che avessi la pancia. È che mi è rimasta una diastasi addominale, significa che c’è un buco qui in mezzo, c’entra una mano, le dita”. Anche Costanza Caracciolo ha affrontato il tema, rivelando di aver preso seriamente in considerazione l’opzione chirurgica, ma di aver poi riscontrato miglioramenti attraverso un rigoroso e mirato programma di esercizi specifici, a dimostrazione che la risposta del corpo può variare.

Persino Noemi Bocchi, pur non appartenendo al mondo dello spettacolo, ha contribuito a questa conversazione, raccontando di aver scoperto di soffrirne grazie ai gruppi di supporto su Facebook, luoghi virtuali dove le donne si scambiano testimonianze e si danno coraggio reciproco. Il fatto che volti noti, spesso associati a canoni di bellezza rigidi, parlino apertamente di ernie, diastasi e corpi che non aderiscono agli standard televisivi rappresenta un cruciale cambio di paradigma. Non si tratta di lamentela o vittimismo, ma di un atto di trasparenza che convalida la realtà fisica di milioni di madri.

Un cambio di paradigma: la verità oltre il corpo patinato

Il coraggio di Francesca Barra e delle altre figure pubbliche nel parlare apertamente di diastasi addominale e delle altre conseguenze della maternità segna un momento significativo. Questo racconto, lontano dalle narrazioni edulcorate, offre una rappresentazione più veritiera e complessa del corpo femminile e della maternità. L’esposizione di queste fragilità e di questi cambiamenti permanenti non è solo un gesto personale, ma un vero e proprio servizio sociale che aiuta a contrastare le pressioni estetiche irrealistiche imposte dai media e, in particolare, dai social network. La Barra, nel suo quotidiano tra allenamento lento, ernie e il sollevamento di una bambina di diciassette chili, incarna l’immagine della madre forte non perché tornata magicamente al corpo di un tempo, ma perché accetta e gestisce la sua nuova, complessa realtà fisica. È un invito a riconoscere e rispettare il corpo delle donne per la sua forza e per le trasformazioni che ha attraversato.

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