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Bambini nel bosco, parla l’ex legale: “Mai un rifiuto? Non è vero, la mia rinuncia li ha fatti ragionare”

Pubblicato: 27/11/2025 17:26

L’ex legale di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, i genitori dei tre bambini che vivono in un casolare nei boschi di Palmoli (Chieti), è tornato a commentare la vicenda che negli ultimi giorni ha attirato l’attenzione nazionale. L’avvocato Giovanni Angelucci, che ha recentemente rinunciato al mandato, ha replicato al comunicato stampa diffuso dalla coppia.

Nel loro messaggio, Nathan e Catherine hanno sostenuto di non aver mai rifiutato gli aiuti del sindaco e delle istituzioni, spiegando inoltre di non aver compreso appieno l’ordinanza fino a quando non è stata tradotta in inglese. Una versione che il loro ex difensore non condivide.

Secondo Angelucci, infatti, “i fatti smentiscono quanto scritto nel comunicato”, aggiungendo di essere convinto che quelle parole non siano “farina del sacco” dei genitori. A suo dire, il sindaco Massimiliano Masciulli sarebbe testimone diretto dei numerosi rifiuti opposti dalla coppia.

Nonostante ciò, l’avvocato ha dichiarato di essere comunque soddisfatto di leggere un’apertura della famiglia verso l’esterno. Un cambio di atteggiamento che, secondo lui, rappresenta un primo passo importante nella gestione della delicata situazione.

Angelucci ha spiegato che la sua decisione di rinunciare al mandato non è stata casuale ma mirata a provocare una reazione costruttiva. Il suo obiettivo sarebbe stato quello di far emergere con chiarezza le criticità che ostacolavano il dialogo con istituzioni e servizi sociali.

“Evidentemente – ha dichiarato – ho ottenuto il risultato sperato”, sottolineando come il suo gesto abbia contribuito a far riflettere Nathan e Catherine, nonostante non fosse più il loro rappresentante legale. Un risultato che ritiene positivo per la famiglia.

L’avvocato ha affermato di voler dare una scossa decisiva alla vicenda, ritenendo necessario un intervento forte per indurre i genitori a riconsiderare le proprie posizioni. Secondo Angelucci, il cambiamento mostrato nelle ultime ore sarebbe la dimostrazione che la sua scelta è stata utile.

Il legale ha ribadito che ogni sua azione è stata orientata al “bene primario dei tre bambini”, al centro di una situazione complessa che richiede equilibrio, supporto istituzionale e collaborazione da parte di tutti.

La vicenda dei bambini di Palmoli continua dunque a evolversi, con l’auspicio che il nuovo clima di apertura possa facilitare un percorso condiviso tra famiglia, istituzioni e comunità locale.

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