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“Fuori subito dagli Usa!”, la decisione shock di Trump: cosa succede

Pubblicato: 28/11/2025 13:43

Un attacco armato consumato nel cuore del potere politico statunitense ha riportato l’attenzione sulle vulnerabilità della sicurezza federale e sul ruolo delle forze impiegate nella capitale. Nella notte tra martedì e mercoledì, a poca distanza dalla Casa Bianca, due membri della Guardia Nazionale sono stati colpiti da un assalitore che, secondo gli investigatori, avrebbe agito in modo mirato. L’episodio, definito “gravissimo” dalle autorità, ha immediatamente scatenato reazioni politiche e istituzionali, in un clima già teso e segnato da polemiche sui sistemi di controllo e sull’ingresso di rifugiati negli Stati Uniti.
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L’annuncio del presidente Trump

A rendere pubblica la notizia è stato il presidente Donald Trump, che durante un discorso televisivo ha confermato la morte di Sarah Beckstrom, 20 anni, membro della Guardia Nazionale del West Virginia. Le parole del presidente hanno suscitato grande commozione: “Sarah Beckstrom del West Virginia, una persona molto rispettata, giovane e magnifica, straordinaria sotto tutti i punti di vista, ci ha appena lasciato. Non è più tra noi”.

Beckstrom era entrata in servizio nel giugno 2023 ed era assegnata alla 863ma Compagnia di Polizia Militare della 111ma Brigata Ingegneri. Originaria di Summersville, rappresentava una delle più giovani reclute impegnate nelle attività di sicurezza federale nell’area di Washington.

Le condizioni del secondo militare colpito

Nello stesso attacco è rimasto ferito gravemente il sergente Andrew Wolfe, 24 anni, anch’egli appartenente alla Guardia Nazionale. Trump ha riferito che il giovane “sta lottando per la vita”, sottolineando come le sue condizioni rimangano “molto gravi”. Il sergente è attualmente ricoverato in un ospedale della capitale, dove i medici stanno tentando di stabilizzarlo.

Secondo le prime ricostruzioni, l’assalitore avrebbe aperto il fuoco con una revolver .357, colpendo i due militari mentre erano impegnati in un servizio di protezione nell’area. L’intervento immediato di un altro membro della Guardia ha evitato conseguenze ulteriori, ferendo l’aggressore e ponendo fine all’azione.

L’identità dell’attentatore e il movente al vaglio degli inquirenti

L’autore dell’attacco è stato identificato come Rahmanullah Lakanwal, 29 anni, rifugiato afghano giunto negli Stati Uniti nel 2021 con un visto destinato ai collaboratori del governo americano. Nel 2025 gli era stato concesso asilo politico sotto l’amministrazione Trump.

Lakanwal viveva nello stato di Washington con la moglie e cinque figli e, secondo gli investigatori, avrebbe attraversato il Paese in auto per portare a termine l’imboscata. Le autorità stanno indagando su un possibile movente terroristico, mentre proseguono le perquisizioni legate alla sua rete di contatti. L’aggressore è ricoverato in condizioni serie dopo essere stato colpito durante l’intervento delle forze di sicurezza.

Le reazioni politiche e le nuove misure annunciate

Il presidente Trump ha commentato l’accaduto con toni duri, concentrandosi sulla gestione dei casi di asilo: “Quando si tratta di asilo, quando vengono fatti arrivare in aereo è molto difficile rimandarli indietro. Per quanto tu possa volerlo, è molto difficile rimandarli indietro. Ma ora li faremo uscire tutti”.

L’amministrazione ha annunciato una revisione completa di tutti i dossier relativi ai richiedenti asilo afghani e l’invio di altri 500 soldati a Washington, nell’ambito del piano anticrimine federale. Le misure hanno suscitato immediatamente dibattito politico, alimentando la discussione sulla sicurezza interna e sui protocolli di ingresso nel Paese.

Un Paese scosso da una perdita

La morte della giovane Sarah Beckstrom ha colpito profondamente la comunità della Guardia Nazionale e l’opinione pubblica. Il suo servizio, iniziato appena due anni fa, viene ricordato dai superiori come esemplare. La sua storia si intreccia ora con una vicenda che rischia di lasciare un segno duraturo nella gestione della sicurezza nazionale e nelle scelte politiche dei prossimi mesi.

Intanto, mentre le indagini proseguono e la politica discute, l’attenzione è rivolta alle condizioni del sergente Wolfe e a una comunità militare che, ancora una volta, si trova a fare i conti con i rischi della protezione quotidiana del Paese.

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