
Personaggi Tv. Da oltre 3 mesi, sul patrimonio del Re della TV italiana, Pippo Baudo, aleggia un vero e proprio giallo. Il 9 settembre il notaio Renato Carraffa ha aperto il testamento, ma da quel giorno i tre eredi – i figli Tiziana e Alessandro e la fedele segretaria Dina Minna – non hanno ancora apposto la firma definitiva per l’accettazione. Un ritardo insolito per una successione di tale portata, che non fa che alimentare ipotesi e speculazioni sui reali motivi di questo stallo. La prima e più clamorosa ipotesi riguardava l’ammontare complessivo dell’asse ereditario, giudicato da molti troppo basso rispetto all’immensa carriera di Baudo. Ma è davvero solo una questione di cifre, o sotto la superficie si nascondono tensioni ben più profonde tra i beneficiari?
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Scetticismo sull’ammontare dell’eredità di Pippo Baudo
L’iniziale scetticismo sull’ammontare dell’eredità è il primo e più grande scoglio in questa vicenda. L’iconico conduttore, volto storico di Sanremo e della televisione pubblica, ha costruito un impero mediatico e finanziario in decenni di successi, eppure, la prima stima del patrimonio sembra non aver convinto gli eredi. Si è avanzata l’ipotesi che la valutazione dovesse essere rivista interamente, poiché la cifra pareva, a detta di molti addetti ai lavori e del pubblico, “troppo bassa” per un professionista del calibro di Baudo. Come riportato dal Corriere della Sera, è difficile credere che l’eredità non rifletta appieno i guadagni derivanti da una carriera tanto longeva e prestigiosa.
Questo blocco, tuttavia, non è solo una questione di beni materiali. Un’ulteriore complicazione, forse la più tecnica e insidiosa, risiede nella difficoltà di stabilire il corretto valore dei diritti d’autore. Pippo Baudo non è stato solo un presentatore; è stato anche un autore di brani musicali, cantati da lui stesso o ceduti ad altri artisti. Stabilire il valore presente e futuro di queste royalties richiede tempo e analisi approfondite, complicando inevitabilmente la chiusura della pratica. Se la cifra iniziale ha suscitato perplessità, la valutazione dei diritti d’autore potrebbe essere la vera chiave di volta per sbloccare la situazione e far luce sul reale tesoro lasciato dal conduttore.

Tensioni tra gli eredi?
Oltre alle questioni economiche e tecniche, il Corriere della Sera suggerisce che il prolungarsi dello stallo potrebbe essere sintomo di una mancata armonia tra i tre eredi. Non si sarebbe, infatti, raggiunto il pieno accordo sulla divisione o sulla gestione del patrimonio. Nonostante i rapporti tra i due fratelli, Tiziana e Alessandro, sembrassero negli ultimi anni essersi addirittura avvicinati, l’ipotesi di malcontenti legati alle quote ereditarie non è da escludere, per quanto possa sembrare una speculazione azzardata.
La tensione, tuttavia, potrebbe non risiedere direttamente nei rapporti interpersonali, quanto piuttosto nelle strategie legali in campo. La testata sottolinea, infatti, che lo scontro, se così si può definire, potrebbe essere in atto tra gli avvocati degli eredi, i quali starebbero discutendo per assicurare a ciascuno la migliore ripartizione possibile. L’intervento massiccio dei legali trasforma la successione in una vera e propria trattativa, rallentando drasticamente i tempi. Se la pace familiare è salva, le carte bollate e la ricerca del “meglio che si può” per ogni parte in causa sono un freno inevitabile che tiene l’eredità in una sorta di limbo giudiziario.
Il lascito a Dina Minna
Un capitolo a parte in questa intricata vicenda è rappresentato dalla figura di Dina Minna, la segretaria e assistente storica di Pippo Baudo. Il conduttore, riconoscendo l’assistenza professionale e l’affetto umano che la donna gli ha garantito per anni, ha deciso di ricompensarla, destinandole una porzione significativa dell’eredità, pari a quella dei figli. Questa decisione, inclusa nel testamento, ha innescato una vera e propria polemica pubblica.

La lite con Katia Ricciarelli
Katia Ricciarelli, ex moglie del conduttore, è intervenuta a gamba tesa sulla questione, esprimendo la sua ferma disapprovazione. La celebre soprano, infatti, aveva commentato pubblicamente sostenendo che non fosse “giusto” che all’assistente andasse una quota d’eredità pari a quella dei figli di Baudo.
Il battibecco a distanza tra le due donne non si è limitato a uno scambio di opinioni: come rivelato dalle fonti, dopo le dichiarazioni della Ricciarelli, è scattata la diffida formale da parte di Dina Minna. Questo elemento di forte attrito pubblico e legale intorno a una delle tre quote ereditarie aggiunge un ulteriore, pesante, ostacolo alla rapida chiusura della pratica.


