L’intervista a Stefania Sandrelli nel salotto di “Belve”, guidato da Francesca Fagnani, è stata uno dei momenti più potenti e commentati dell’ultima stagione del programma. Con la sua eleganza istintiva e un sorprendente coraggio emotivo, l’attrice ha scelto di mostrarsi senza filtri, consegnando al pubblico un racconto lucido e vulnerabile insieme. La puntata andata in onda in prima serata ha conquistato immediatamente l’attenzione generale, confermando la capacità della Sandrelli di catalizzare ogni riflettore semplicemente raccontando la propria verità.
Il cuore dell’intervista ha toccato la storia d’amore con Gino Paoli, una relazione che ha segnato profondamente la vita dell’attrice. Con una sincerità spiazzante, la Sandrelli ha ammesso di non sapere inizialmente che il cantautore fosse sposato, rivelando così la purezza dei suoi vent’anni di allora. Quando la Fagnani ha affrontato il tema della passione che univa la coppia, l’attrice si è lasciata sfuggire un sorriso complice e una battuta destinata a rimanere impressa: “Ci siamo levati parecchie soddisfazioni”.
Dalla passione alle confessioni più audaci, la Sandrelli non ha evitato neppure le domande sui luoghi più insoliti in cui avesse fatto l’amore. Senza esitazioni, ha raccontato un episodio incredibile: “In cima alla Basilica di San Pietro”. Alla domanda inevitabile “Con chi?”, ha risposto con una naturalezza disarmante: “Il solito”. E cioè, ancora una volta, Paoli.
L’attrice ha poi riconosciuto al cantautore un ruolo fondamentale nel suo percorso di crescita personale e sensuale. Ha parlato di lui come di un uomo “esuberante”, capace di accompagnarla nella scoperta della propria femminilità. “Sono molto contenta che Gino mi abbia svezzata”, ha ammesso con un tono che alternava ironia e gratitudine.
Il racconto ha preso una piega più intima quando la Sandrelli ha ricordato la sua maternità, una stagione della sua vita attraversata da dolore e distanza. Ha rievocato gli anni in cui la figlia Amanda fu cresciuta da Paoli e dalla moglie Anna, mentre lei cercava di gestire un matrimonio difficile con Nichi Pende, segnato dall’ombra dell’alcol. “Ho sofferto molto. Mi sono separata da mio marito, non potevo rinunciare a mia figlia”, ha detto con voce velata, mostrando un lato fragile e autentico.
In mezzo a quel periodo complicato, l’attrice ha raccontato anche un episodio inatteso di complicità femminile: un giorno lei e Anna, la moglie di Paoli, si ritrovarono a parlare della situazione con sorprendente serenità, riuscendo persino a ridere insieme. Un momento che restituisce un quadro umano complesso, fatto di dolore, ma anche di rispetto e intelligenza emotiva.
La conversazione è poi scivolata su toni più leggeri quando la Sandrelli ha commentato le sue abitudini in fatto di abbigliamento intimo, confessando con naturalezza di non amare gli slip: “Mi danno fastidio. Sono più le volte che non li metto”. Una rivelazione che ha fatto sorridere pubblico e conduttrice.
Sul fronte professionale, l’attrice ha ripercorso la scelta di accettare il ruolo ne “La chiave” di Tinto Brass, un film che all’epoca fu considerato audace e di rottura. Realizzato quando aveva quarant’anni, quel progetto fu per lei un atto di libertà assoluta. “La sceneggiatura era molto bella. Ho avuto voglia di farlo”, ha spiegato con semplicità.
Riguardo al rivedersi in scene intime, la Sandrelli ha raccontato di non aver mai provato imbarazzo, anzi: “Mi sono piaciuta. E mi ha liberata”. Con questa frase ha sintetizzato la sua filosofia di vita, fatta di coraggio, autenticità e una coerenza rara nelle scelte artistiche e personali.