
La Procura di Pavia ha completato la nuova indagine sul delitto di Garlasco, diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, e si prepara a decidere se chiedere il processo per Andrea Sempio, unico indagato per omicidio volontario aggravato. Il lavoro dei pm Fabio Napoleone e Stefano Civardi ha ripercorso ogni elemento emerso nel 2007, dalle tracce di DNA alla scena del crimine, fino alle nuove analisi tecniche richieste per chiarire una dinamica rimasta irrisolta per quasi due decenni. Al centro del fascicolo c’è la super-consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, chiamata a ridefinire tempi e modalità dell’aggressione, un documento considerato decisivo per la scelta finale della Procura.

Nuova tempistica e revisione delle dinamiche
Secondo quanto filtrato dagli ambienti investigativi, la relazione della Cattaneo estenderebbe la sopravvivenza di Chiara fino alle 9.35 del mattino, un orario in cui Alberto Stasi risulta collegato al computer nella sua abitazione. Questa nuova finestra temporale obbliga gli inquirenti a rileggere l’intera sequenza degli eventi, valutando la compatibilità tra la ricostruzione scientifica e gli accertamenti eseguiti nel 2007. Il 24 ottobre Sempio è stato convocato all’Istituto di Medicina Legale di Milano per un confronto sulle traiettorie dei colpi, con misurazioni ritenute necessarie per completare il quadro probatorio.
Il lavoro del Ris e la decisione imminente
Una volta acquisita la versione definitiva della consulenza, il Ris di Cagliari, guidato dal colonnello Andrea Berti, procederà a una nuova analisi delle macchie di sangue attraverso la Bpa, verificando se gli schizzi ematici confermino o smentiscano la ricostruzione dei consulenti. La Procura conta di chiudere il lavoro entro il prossimo mese, valutando se gli elementi raccolti giustifichino una richiesta di rinvio a giudizio per Andrea Sempio o se, al contrario, si debba procedere all’archiviazione.

