
Le condizioni di Emma Bonino restano gravi, ma la storica leader radicale è descritta come «lucida e vigile» dai sanitari che la hanno in cura. La notte tra domenica e lunedì l’ha trascorsa in terapia intensiva all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era stata ricoverata in codice rosso dopo un improvviso malore. In tarda mattinata, la Asl Roma 1 ha comunicato che «Emma Bonino è stata trasferita alla Stroke Unit dell’ospedale San Filippo Neri», un passaggio destinato a «garantire un setting appropriato» per le cure, grazie alla presenza di un reparto altamente specializzato nella patologia riscontrata.
Condizioni stabili e monitoraggio costante
Fonti di +Europa fanno sapere che all’ex senatrice era stata diagnosticata un’«insufficienza respiratoria», condizione che ha richiesto il ricovero immediato e un attento monitoraggio. Nonostante la gravità del quadro, le sue condizioni «sono stabili ed è sempre stata vigile», precisano dal partito. Il bollettino medico previsto per il pomeriggio di lunedì non sarà diffuso, scelta interpretata come ulteriore cautela da parte della struttura sanitaria. L’apprensione attorno alla figura di Bonino è forte, anche per via del suo passato clinico.

La visita di Papa Francesco
Nel 2023, Bonino era riuscita a superare un tumore al polmone sinistro che le era stato diagnosticato diversi anni prima. Nell’ottobre 2024 aveva dovuto affrontare un nuovo ricovero per problemi respiratori, sempre nel reparto di terapia intensiva del Santo Spirito. Pochi giorni dopo le dimissioni, aveva ricevuto una visita inaspettata e particolarmente significativa: Papa Francesco si era presentato a casa sua, regalando un momento di forte simbolismo. La stessa Bonino aveva condiviso la foto dell’incontro, scattata sulla terrazza della sua abitazione, in cui i due apparivano seduti al sole, uno di fronte all’altra, entrambi in sedia a rotelle.
Una carriera segnata da battaglie e coerenza
Figura cardine del radicalismo italiano, Bonino ha affrontato per anni il microcitoma polmonare, una forma aggressiva di tumore diagnosticatale nel 2015. Dopo otto anni di terapie, nel 2023 aveva annunciato con sollievo la conclusione del percorso di cura. Considerata una delle personalità italiane più conosciute all’estero, Bonino è stata protagonista di battaglie che hanno segnato la storia civile del Paese: dal diritto all’aborto alla liberalizzazione delle droghe, fino alle campagne internazionali per i diritti umani. La sua incrollabile coerenza, descritta spesso come «pannelliana», le ha guadagnato rispetto anche da parte di mondi politici lontani dal suo. Una figura divisiva nelle idee, ma riconosciuta nella tenacia.


