Una serata come tante si è trasformata in un incubo improvviso, spezzando la routine di decine di pendolari e viaggiatori che rientravano a casa. Immaginate la scena: due autobus di linea, entrambi pieni di gente, si scontrano frontalmente su una strada dritta, in pieno giorno, senza alcun segnale di pericolo. Le prime voci parlavano di una dinamica inspiegabile, un attimo fatale che ha lasciato feriti e passeggeri sotto shock.
Nei minuti successivi, chi era lì ha raccontato di un rumore assordante, vetri che volavano e persone sbalzate dai sedili. C’è stata una corsa contro il tempo per i soccorsi: decine di persone hanno cercato di aiutare prima ancora dell’arrivo delle squadre ufficiali, mentre altri, nel caos più totale, chiamavano i numeri di emergenza. Il traffico, già intenso, si è bloccato, trasformandosi in una lunga fila di auto con automobilisti scesi per capire cosa fosse successo.
Un impatto devastante che cambia tutto
Solo dopo si è capito che a scontrarsi erano stati due autobus di linea, quelli che ogni giorno percorrono tratte frequentatissime. L’impatto è stato così violento che le parti anteriori dei mezzi si sono accartocciate come carta, intrappolando molti passeggeri e rendendo i soccorsi difficilissimi. Le autorità hanno poi confermato il luogo esatto della tragedia: un tratto rettilineo dell’autostrada nel distretto di Sivaganga, nel Tamil Nadu.
Da quel momento, la cronaca della tragedia ha preso forma. L’incidente è avvenuto intorno alle 17:00, vicino al Vivekananda Polytechnic College, lungo la strada Tirupattur-Karaikudi, un’arteria vitale per tutta la regione. Uno dei bus viaggiava da Kangeyam a Karaikudi, l’altro da Karaikudi a Dindigul. L’impatto frontale ha proiettato i passeggeri contro vetri e sedili, lasciandone molti intrappolati tra le lamiere.
I soccorsi e il bilancio della tragedia
Le squadre di polizia e vigili del fuoco sono arrivate in pochissimi minuti, lavorando senza sosta per estrarre i feriti dai mezzi distrutti. Alcuni testimoni hanno descritto scene difficili da dimenticare, con grida di aiuto e soccorritori che si facevano strada tra il groviglio di metallo. Le conferme ufficiali non hanno tardato ad arrivare: “Otto persone sono morte sul colpo”, hanno dichiarato le autorità. “Altre tre sono decedute a causa delle ferite riportate presso l’Ospedale Governativo di Tirupattur”.
In totale, 64 persone hanno ricevuto assistenza nei vari centri medici della zona. Trentatré sono state ricoverate, alcune in condizioni critiche, mentre trentuno sono già state dimesse dopo le prime cure. Molti sono stati trasferiti all’Ospedale Governativo di Karaikudi, a quello di Tirupattur e al nosocomio universitario di Sivaganga. I nomi delle vittime non sono ancora stati resi pubblici, in attesa che le famiglie vengano informate e le procedure di identificazione completate.
Le indagini per fare chiarezza
Ora resta da capire la causa esatta dello schianto. Quel tratto di strada è considerato sicuro, perfettamente rettilineo e senza elementi che possano aver causato una perdita di controllo improvvisa. Per questo gli investigatori stanno esaminando due ipotesi principali: l’invasione di corsia da parte dell’autobus diretto a Dindigul o un possibile colpo di sonno dell’autista del mezzo proveniente da Tiruppur. In queste ore si stanno analizzando i registri di bordo, raccogliendo testimonianze e ascoltando i passeggeri sopravvissuti, nel tentativo di ricostruire gli istanti che hanno preceduto il terribile impatto. Una verità che, per ora, resta sospesa tra dubbi, dolore e troppe vite spezzate.