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Francesca si accascia, poi la tragedia davanti ai colleghi: la conoscevano tutti. Atroce

Pubblicato: 03/12/2025 17:14

Francesca Scapin, commessa nel negozio Pellizzari di Padova, è morta improvvisamente nel giorno del suo 62esimo compleanno, lasciando attoniti familiari, colleghi e l’intera comunità di Cadoneghe. Amante degli animali, descritta da tutti come una donna «generosa, disponibile, cortese e cordiale», viveva insieme al marito Giorgio Ciano, con cui si era sposata nel settembre dell’anno scorso dopo 19 anni di convivenza. Da due anni lavorava come addetta alle vendite nel punto vendita di abbigliamento dove si è consumata la tragedia.

Il malore al lavoro e i tentativi di soccorso

Nella mattinata di ieri Francesca ha improvvisamente accusato un malore mentre era in negozio. I colleghi, resisi conto della gravità della situazione, hanno cercato di rianimarla nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118, giunta in pochi minuti. La donna è stata trasportata d’urgenza al centro Gallucci dell’Azienda ospedaliera di Padova, ma nonostante gli sforzi del personale medico, il suo cuore ha cessato di battere poco dopo il ricovero.
Il marito Giorgio, dipendente dell’ospedale di Cittadella e Camposampiero per Coopservice, è accorso immediatamente: «Francesca era il mio tutto, il mio mondo. È stata la mia vita e lo sarà per sempre», ha detto distrutto dal dolore.

Una donna amata dalla comunità

A celebrare il matrimonio tra Francesca e Giorgio, il 14 settembre 2024, era stato il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, loro caro amico. Francesca era stata inoltre candidata alle amministrative del 2024 nella lista della Lega e aveva partecipato attivamente alla vita politica locale. «Sono letteralmente sconvolto», ha dichiarato Schiesaro. «Oggi pomeriggio dovevo chiamarla per farle gli auguri, e invece ho ricevuto la notizia della sua improvvisa scomparsa. È un dolore immenso. Era una donna buona, capace di mediare, sempre pronta a dare una mano. Cadoneghe oggi ha perso una grande persona».

Il cordoglio di amici e colleghi

Molti i messaggi di vicinanza per Giorgio, che era con il collega Diego Perin quando ha ricevuto la telefonata che annunciava il malore. Perin ha espresso affetto e solidarietà anche a nome di tutto il personale di Coopservice: «Non ci sono parole che possano lenire un dolore così grande. In questi dieci anni ho avuto la fortuna di conoscerli come coppia: erano davvero l’uno per l’altra, un esempio raro di amore, complicità e sostegno reciproco».
La comunità si stringe ora intorno alla famiglia, colpita da una perdita improvvisa e devastante.

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