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Muore d’infarto a soli 27 anni, l’allarme dei medici: “Non sottovalutate mai questo sintomo”

Pubblicato: 03/12/2025 11:44

Riconoscere i segnali salvavita

L’esperienza di Neena sottolinea in modo drammatico l’importanza vitale di ascoltare il proprio corpo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello globale. Riconoscere i segnali di un infarto è l’unica vera arma a disposizione di chiunque. L’infarto si verifica quando l’ostruzione di un’arteria coronaria impedisce al sangue ossigenato di raggiungere il muscolo cardiaco, portando alla morte cellulare e, potenzialmente, all’arresto cardiaco.

Le linee guida internazionali, come quelle fornite dall’American Heart Association, mettono in guardia contro sintomi chiave che non devono mai essere trascurati: un dolore o pressione al petto che persiste per più di qualche minuto; il classico formicolio o dolore che si irradia al braccio sinistro, al collo o alla mandibola; difficoltà respiratorie improvvise; e la sensazione di oppressione o schiacciamento. Neena Chauhan oggi usa la sua esperienza per dare voce a questo appello cruciale, sostenendo la campagna natalizia della British Heart Foundation (BHF).

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Il futuro della diagnosi

Attraverso il suo sostegno alla British Heart Foundation, Neena contribuisce a una causa che mira a salvare innumerevoli vite. La campagna della BHF è focalizzata sul finanziamento della ricerca cardiovascolare salvavita, con l’obiettivo specifico di sviluppare strumenti che possano identificare le persone a rischio più rapidamente, come i semplici test rapidi da dito. La Dott.ssa Charmaine Griffiths, CEO della BHF, ha espresso chiaramente la missione dell’organizzazione, citando implicitamente la storia di Neena: “La ricerca salva vite, e ogni nuova scoperta può regalare a persone come Neena molti più Natali con i propri cari”.

La storia di questa donna, che ha affrontato la morte a soli 27 anni per un sintomo ignorato, serve da potente promemoria per tutti noi. Non sottovalutare un sintomo, anche se comune. La sua testimonianza, condivisa tramite il Birmingham Live e sostenuta dalla BHF, è un invito urgente all’azione e alla consapevolezza. In presenza di segnali persistenti o insoliti, l’unica scelta corretta è rivolgersi tempestivamente a un medico. La prevenzione, guidata dalla ricerca scientifica, è la chiave per un futuro in cui meno vite verranno spezzate da un attacco cardiaco inaspettato.

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