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“Inquietante!”. Conte contro Schlein: il caso Mogherini fa a pezzi la sinistra

Pubblicato: 03/12/2025 11:32

Il mondo politico italiano guarda con attenzione agli sviluppi delle ultime ore da Bruxelles, dove l’arresto di Federica Mogherini, ex ministra degli Esteri e Alta rappresentante dell’Unione europea, ha acceso un nuovo dibattito sulla trasparenza e sull’integrità delle istituzioni europee. La notizia ha subito creato un terremoto nei palazzi della politica, facendo emergere vecchi sospetti e tensioni latenti tra i diversi schieramenti.
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Molti osservatori sottolineano come il caso Mogherini rappresenti un simbolo più ampio della percezione di doppiopesismo e mancanza di trasparenza che aleggia in alcune sedi dell’Ue. Nonostante l’ex alta rappresentante non ricopra più incarichi politici da anni, il suo arresto fa riemergere questioni di moralità e gestione degli appalti pubblici, temi che da sempre animano il dibattito tra partiti italiani e forze europeiste.

Reazioni politiche in Italia

In Montecitorio, il clima è di prudenza e pochi commentano pubblicamente. Fonti interne al Pd ricordano come Mogherini non abbia ruoli politici da oltre dieci anni, vivendo ormai a Bruges e concentrata su una vita lontana dai corridoi istituzionali. Anche in Forza Italia prevale il garantismo: il vicepresidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che si tratta di un fermo e che bisogna attendere gli sviluppi dell’indagine prima di esprimere giudizi.

Diversa è la posizione della Lega, che ha subito collegato il caso Mogherini a un problema più ampio di trasparenza e moralità nelle istituzioni europee. L’eurodeputata Susanna Ceccardi ha commentato: “Se le ipotesi di irregolarità nella gestione degli appalti e di corruzione fossero confermate, ci troveremmo davanti all’ennesimo segnale di come l’Ue predichi trasparenza e moralità mentre continuano a prosperare circuiti opachi, favoritismi e centri di potere sottratti al controllo democratico”.

La collega Silvia Sardone ha rincarato la dose, denunciando la presunta ipocrisia della sinistra europea e sottolineando come la “superiorità morale” tanto vantata sia ormai un ricordo lontano.

Il caso Mogherini nel contesto europeo

Gli eurodeputati leghisti hanno inserito l’arresto di Mogherini in un quadro più ampio di scandali, ricordando episodi come il Qatargate e il Pfizergate, in cui si ipotizzavano pratiche opache e favoritismi tra le alte sfere dell’Ue. Nella loro nota, gli esponenti del Carroccio hanno citato anche polemiche legate alla nomina di Mogherini al Collegio europeo di Bruges, sollevando dubbi sulla sua preparazione accademica, ritenuta insufficiente da alcuni critici rispetto al prestigio dell’istituzione.

Dal fronte progressista, la co-presidente del gruppo The Left, Manon Aubry, ha chiesto misure immediate contro la corruzione e una commissione d’inchiesta sul fenomeno, evidenziando come non basti attendere che emergano nuovi scandali per intervenire.

L’alleanza Lega-M5S

In questo contesto, sorprende il ritorno di un asse politico trasversale tra Lega e Movimento 5 Stelle, accomunati dal tema della lotta alla corruzione. Gli europarlamentari del M5S hanno definito “inquietanti” i dettagli dell’inchiesta Mogherini, ribadendo come il caso Qatargate non sia un episodio isolato e sottolineando la necessità di intensificare la lotta contro quella che viene percepita come un’emergenza europea.

Il ritorno di questo fronte politico mette in luce come il dibattito sulla trasparenza e sull’etica nelle istituzioni europee attraversi l’intero spettro politico, al di là delle appartenenze tradizionali, e come episodi come l’arresto di Mogherini possano far emergere alleanze inattese basate su valori condivisi.

Uno scandalo che riapre il dibattito

Il caso Mogherini ha riportato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla gestione dei vertici europei, mettendo in evidenza quanto siano fragili le garanzie di trasparenza e come gli scandali passati continuino a influenzare la percezione della cittadinanza verso l’Ue. La vicenda conferma che la politica europea non è immune da critiche e che l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media rimane alta, pronta a scrutinare ogni passo delle istituzioni.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’inchiesta porterà a conseguenze concrete o resterà confinata alla dimensione mediatica e politica. In ogni caso, la vicenda Mogherini rappresenta un nuovo capitolo di un dibattito più ampio su corruzione, trasparenza e etica pubblica in Europa, temi che continueranno a dominare l’agenda politica nei prossimi mesi.

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