
Un momento insolito ha animato l’Aula della Camera dei deputati, dove un botta e risposta inaspettato ha coinvolto Maria Elena Boschi e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Al centro della scena, però, non un provvedimento legislativo né uno scontro politico, bensì un dettaglio cromatico: il verde sgargiante del tailleur scelto dalla deputata di Italia Viva, un colore che richiama inevitabilmente la tradizione storica della Lega, dai pratoni di Pontida al vecchio simbolo con la rosa camuna a sei foglie.
L’interrogazione sul rischio di speculazioni
La giornata parlamentare è entrata nel vivo durante il question time del 3 dicembre, quando Boschi ha preso la parola per porre a Salvini un’interrogazione delicata: «Sulle iniziative urgenti volte a scongiurare condotte speculative o pratiche anticoncorrenziali nel settore dei trasporti aerei, ferroviari e dei carburanti in occasione delle festività natalizie». Un tema particolarmente sensibile in vista delle settimane a ridosso di Natale, quando la domanda di spostamenti aumenta e il rischio di rialzi ingiustificati dei prezzi diventa un nodo politico ed economico di primo piano.
La deputata ha esposto le sue preoccupazioni con tono deciso, sottolineando l’urgenza di misure che tutelino i consumatori e impediscano comportamenti lesivi della concorrenza. Ma mentre Boschi parlava, lo sguardo del ministro non è rimasto indifferente a quell’abito così vistoso.
La battuta di Salvini e la reazione di Boschi
Quando è arrivato il momento di rispondere nel merito dell’interrogazione, Salvini ha scelto di rompere il ghiaccio con una battuta che ha strappato qualche sorriso nell’Aula: «Mi complimento con l’onorevole Boschi per la scelta cromatica del vestito con cui si presenta ora in Aula». Il riferimento ironico al verde “padano”, colore identitario della Lega delle origini, era fin troppo evidente.
Boschi ha reagito con un sorriso tra l’ironico e l’imbarazzato, senza replicare, lasciando che la battuta restasse come una parentesi leggera in un contesto di discussione istituzionale.
Dopo l’inciso, il ministro ha proseguito rispondendo puntualmente ai quesiti posti, riportando il confronto nei ranghi del lavoro parlamentare. Tuttavia, il siparietto non è passato inosservato: in pochi secondi ha trasformato un momento di routine in un episodio che ha catturato l’attenzione, complice il simbolismo politico richiamato dal colore dell’abito e la prontezza con cui Salvini ha colto l’occasione.
Un frammento di vita politica che dimostra come, anche nelle sedi più formali, il linguaggio dell’ironia possa insinuarsi tra un’interrogazione e l’altra.


