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“Non ha mai visto quel sangue…”. Madonna furiosa, accuse shock a Trump: polemiche ferocissime

Pubblicato: 03/12/2025 10:05

Da sempre legata alle battaglie civili e ai diritti delle comunità più vulnerabili, Madonna ha costruito la propria carriera non solo sull’innovazione artistica, ma anche sull’impegno sociale. Il suo percorso è segnato da prese di posizione forti, da messaggi lanciati nei momenti in cui il silenzio diventava complicità. E anche questa volta, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, la popstar ha deciso di non restare in disparte.
Il primo dicembre, giorno simbolico per milioni di persone in tutto il mondo, diventa per lei un luogo della memoria collettiva, un momento in cui ricordare chi non c’è più e richiamare l’attenzione su una battaglia che non può considerarsi conclusa.
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Nella sua comunicazione, Madonna alterna testimonianza personale e denuncia pubblica, ripercorrendo il legame profondo che la unisce alla comunità colpita dall’HIV sin dagli anni Ottanta. Le sue parole evocano una stagione di paura, di perdite e di resilienza, riportando alla luce l’urgenza di non dimenticare quanto questa malattia abbia segnato intere generazioni.

Lo scontro con Donald Trump sulla ricorrenza

La popstar ha puntato il dito contro il presidente Donald Trump, accusandolo di aver scelto di non riconoscere ufficialmente la giornata del primo dicembre. In un lungo messaggio, Madonna sottolinea come la Giornata Mondiale contro l’Aids sia stata per quattro decenni un appuntamento condiviso a livello globale, un momento destinato a ricordare milioni di vite spezzate da una malattia per la quale non esiste ancora una cura definitiva.

Nel suo intervento, l’artista denuncia la decisione dell’amministrazione americana di chiedere ai dipendenti federali di astenersi da commemorazioni pubbliche, messaggi sui social e riferimenti ufficiali alla ricorrenza. Definisce questa scelta “ridicola”, “assurda” e “impensabile”, mettendo in evidenza come un atto politico possa trasformarsi in un tentativo di rimozione collettiva. Per Madonna, fingere che questo appuntamento non esista significa tradire la memoria delle vittime e ignorare una crisi sanitaria ancora viva.

Il dolore personale dietro l’attivismo

Nel suo messaggio, Madonna richiama anche episodi profondamente intimi legati alla sua storia personale. Ricorda la morte di Martin Borgoyne, suo compagno di stanza ed ex tour manager, scomparso a soli 23 anni a causa dell’Aids nel 1986. Una perdita che l’ha segnata e che, nelle sue parole, diventa simbolo di tutte le vite spezzate troppo presto.

Madonna racconta di aver assistito agli ultimi istanti di Borgoyne, di avergli tenuto la mano mentre il colore abbandonava il suo volto. Un’immagine potente che la popstar utilizza per spiegare quanto sia difficile accettare che qualcuno possa minimizzare una tragedia che ha distrutto famiglie, amicizie e comunità intere. È una memoria che torna a galla ogni volta che, secondo lei, qualcuno tenta di cancellare o sminuire il significato del primo dicembre.

Un impegno che non si ferma

Nel finale del suo intervento, Madonna ribadisce con forza che la sua battaglia non si fermerà. Sottolinea che ancora oggi, nonostante i progressi della medicina, “la gente continua a morire a causa di questa malattia” e che la mancanza di una cura definitiva impedisce qualsiasi forma di rimozione o indifferenza.

La cantante si rivolge direttamente al pubblico, annunciando che continuerà a onorare la Giornata Mondiale contro l’Aids e invitando tutti a fare lo stesso. Per lei, ricordare significa impedire che le vite perdute vengano dimenticate, ma anche mantenere alta l’attenzione su un problema sanitario e sociale che resta drammaticamente attuale.

In un contesto in cui la politica sembrerebbe tentare di oscurare una ricorrenza così significativa, Madonna sceglie ancora una volta di esporsi, trasformando il suo dolore e la sua storia in un messaggio di resistenza e memoria collettiva.

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