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“Oddio, è lì sotto!”. Italia, crolla un mare di terra mentre lavora: la morte terrificante

Pubblicato: 03/12/2025 16:57

Un intervento di routine in un cantiere di Ponte San Nicolò, alle porte di Padova, si è trasformato in un’altra tragedia sul lavoro. All’alba di mercoledì 3 dicembre ha perso la vita Nicola Pagan, 58 anni, residente a Piove di Sacco e dipendente della Romanato Scavi di Brugine. L’uomo era impegnato nei lavori di posa delle tubature dell’acqua e nel rifacimento della rete fognaria in via Primo Levi quando è stato travolto da una massa di terra improvvisamente crollata nello scavo.

La dinamica dell’incidente e i soccorsi

Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, Pagan si trovava all’interno dello scavo quando il terreno, già smosso nelle operazioni precedenti, ha ceduto all’improvviso, schiacciandolo dalla vita in giù. I colleghi sono intervenuti immediatamente cercando di liberarlo, mentre sul posto arrivava l’équipe del Suem 118. Nonostante i tentativi di rianimazione, l’operaio ha avuto un grave malore e ogni sforzo si è rivelato inutile.
Gli investigatori stanno ora approfondendo la dinamica, con particolare attenzione al ruolo di un altro lavoratore presente in cantiere alla guida di una ruspa, che – secondo alcune testimonianze – potrebbe aver avvertito un malore proprio nei momenti dell’incidente, contribuendo a una situazione già critica.

Le indagini e il sequestro del cantiere

Il cantiere è stato posto sotto sequestro, mentre la Procura di Padova ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo l’autopsia sulla salma di Pagan. Alle verifiche partecipa anche lo Spisal dell’Ulss 6 Euganea, chiamato a ricostruire le condizioni operative, il rispetto delle procedure di sicurezza e le eventuali responsabilità che possano aver contribuito al cedimento del terreno.

Cordoglio del territorio e reazioni delle istituzioni

La notizia ha scosso profondamente la comunità. Il sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele De Boni, ha espresso vicinanza alla famiglia e ai colleghi: «Ogni vita spezzata sul luogo di lavoro è una ferita per l’intera comunità. Il lavoro deve essere un luogo di dignità e sicurezza, mai di rischio estremo». Ha inoltre ribadito l’impegno dell’amministrazione nel promuovere una cultura della prevenzione condivisa tra istituzioni, imprese e lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno reagito duramente. La Cgil di Padova, attraverso il segretario confederale Marco Galtarossa, ha definito la morte di Pagan «non una fatalità, ma una strage quotidiana», ricordando che in Italia perdono la vita sul lavoro in media tre persone al giorno e che la provincia di Padova è tra le più colpite del Veneto. «L’amarezza deve trasformarsi in indignazione e azione», ha aggiunto, rilanciando la necessità di rafforzare gli organici dello Spisal, garantire formazione reale e introdurre sanzioni più severe per le aziende inadempienti.
Per il 12 dicembre è stato confermato lo sciopero generale dedicato al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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