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Tatiana scomparsa, svolta nelle indagini: sequestrato cellulare di un ragazzo

Pubblicato: 03/12/2025 19:21

Le ricerche di Tatiana Tramacere, scomparsa da Nardò il 24 novembre, continuano senza sosta e si estendono ora a livello nazionale. Con il passare dei giorni, gli investigatori appaiono sempre meno convinti dell’ipotesi dell’allontanamento volontario. Una tesi che familiari e amici respingono sin dall’inizio: Tatiana, dicono, non avrebbe mai lasciato la sua vita senza avvisare nessuno. Era abituata a comunicare ogni spostamento e a mantenere il telefono acceso.

Una ragazza socievole e premurosa

A descriverla è Nico, un amico conosciuto sui social: «È una persona molto socievole e indipendente, ma anche tanto premurosa con le persone a cui vuole bene». Il giovane spiega che non si sentivano da qualche tempo, ma sottolinea come Tatiana fosse sempre incline al dialogo e alla condivisione. «Quando parlavamo, lo facevamo tramite social network», racconta, aggiungendo che la sua sparizione è totalmente incompatibile con il suo carattere.

La 27enne non era solita interrompere i contatti all’improvviso e, secondo chi la conosce bene, non avrebbe mai voluto creare ansia a nessuno. «Era la prima a dare sempre notizie su cosa faceva o dove andava», ribadisce Nico. L’assenza di messaggi, chiamate o tracce digitali da oltre dieci giorni alimenta i timori: «Inizio a pensare che le sia successo qualcosa. Mi auguro di sbagliarmi, ma è difficile immaginare che si sia allontanata così».

 Ora, emerge un nuovo fatto: pare sia stato aperto in procura un fascicolo per istigazione al suicidio. I carabinieri hanno sequestrato il cellulare di un 30enne romeno, amico della ragazza, che secondo le testimonianze l’avrebbe incontrata lunedì sera, giorno della scomparsa, attorno alle 19.30 a pochi passi dal centro.

Le due figure al centro delle indagini

Gli investigatori stanno concentrando l’attenzione su due uomini. Il primo è un ex fidanzato residente a Brescia, con cui Tatiana avrebbe cercato di riallacciare i rapporti. A confermarlo è la scoperta di alcuni biglietti del treno acquistati dalla giovane proprio per raggiungerlo, anche se non è chiaro se siano mai stati utilizzati.

Il secondo è il ragazzo di Nardò che Tatiana frequentava da circa un anno e mezzo. La sera prima della scomparsa la giovane aveva trascorso del tempo con lui e la sua famiglia, facendo poi regolare rientro a casa. Per questo il giovane è al momento l’ultima persona certa ad averla vista.

Una terza pista e nuovi interrogativi

Accanto alle due figure principali, emerge anche una terza pista: un ex amico, un operaio del Leccese, che pur non avendo più rapporti con Tatiana sarebbe passato più volte davanti alla sua abitazione. Un dettaglio che gli inquirenti stanno approfondendo.

Le indagini proseguono tra testimonianze, analisi dei tabulati e controlli sugli spostamenti dei soggetti coinvolti. Nel frattempo, familiari e amici attendono con crescente angoscia notizie che possano riportare a casa Tatiana o almeno chiarire cosa sia accaduto in quelle ore che restano, per ora, un doloroso enigma.

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Ultimo Aggiornamento: 03/12/2025 22:35

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