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Tatiana scomparsa nel nulla: tre uomini al centro delle indagini. “Non si è allontanata volontariamente”

Pubblicato: 04/12/2025 18:35

Sono passati dieci giorni dalla scomparsa di Tatiana Tramacere, 27 anni, svanita la sera del 24 novembre dopo essere uscita dalla casa di famiglia a Nardò (Lecce). Da allora, nessuna traccia. La famiglia vive nell’angoscia e respinge con forza l’ipotesi dell’allontanamento volontario, mentre la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, al momento contro ignoti.

Il fratello Vladimir, intervistato dal Tg3, è certo che Tatiana non abbia scelto di allontanarsi: «Era serena, vivace, la Tatiana di sempre. Non posso credere che si sia tolta la vita». Nessun segnale, dice, lasciava presagire un gesto estremo. La ragazza studiava Psicologia e lavorava nel settore pubblicitario, conduceva una vita attiva e programmava spostamenti e progetti.

Le ultime ore e l’incontro con Dragos Gheormescu

L’ultima traccia verificata risale alle 15.30 del giorno della scomparsa, quando la 27enne ha salutato i genitori dicendo che sarebbe andata al lavoro. In realtà, in serata si sarebbe incontrata con un amico, Dragos Gheormescu, 30 anni, al parco Rho, nei pressi di casa. I due avrebbero avuto una lite, poi risolta, secondo quanto ricostruito dall’uomo e confermato a Chi l’ha visto?.

Gheormescu ha riferito di aver proposto di accompagnarla alla fermata del pullman perché Tatiana gli aveva detto di voler partire per Brescia, dove avrebbe voluto raggiungere l’ex fidanzato Mino, carabiniere. I genitori confermano che la figlia aveva parlato di un viaggio, ma Tatiana non è mai partita, né risulta essere arrivata in Lombardia.

Gli investigatori hanno sequestrato il cellulare di Gheormescu per esaminarlo alla ricerca di eventuali elementi utili.

Il legame con l’ex e i messaggi sui social

Tre giorni prima della scomparsa, un post pubblicato da Tatiana lasciava intravedere il desiderio di riavvicinarsi all’ex: un messaggio criptico ma intenso, che parlava di un «filo» che la riportava a lui «ogni volta, senza rumore». Un dettaglio che gli inquirenti non trascurano, cercando di capire se la giovane avesse in mente un nuovo inizio o se stesse vivendo un periodo emotivamente complesso.

Un terzo uomo: Alessandro Bonsegna

Nel puzzle della scomparsa appare anche un terzo uomo, Alessandro Bonsegna, operaio 30enne. Secondo un’amica, Tatiana lo frequentava di recente e lui «la stava portando sulla cattiva strada». La madre lo definisce «un’ossessione», raccontando che l’uomo si sarebbe presentato in officina e persino a casa, nonostante Tatiana lo rifiutasse: «Insisteva, veniva a cercarla, ma lei non ne voleva sapere».

Dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti, Bonsegna si sarebbe defilato, rendendosi irreperibile. Il suo ultimo segno sui social recita: «Chi sono? Uno nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo».

Un caso ancora senza risposte

A oggi, nessuna pista è esclusa: fuga, suicidio, gesto impulsivo, costrizione, o coinvolgimento di terzi. Ma la famiglia insiste: Tatiana non avrebbe mai lasciato la casa senza un motivo.

Le indagini proseguono, mentre a Nardò cresce la preoccupazione e si moltiplicano gli appelli affinché chiunque abbia visto o sentito qualcosa parli. La verità sulla scomparsa della 27enne sembra ancora lontana, ma ogni dettaglio — dai rapporti personali ai movimenti delle ultime ore — potrebbe rivelarsi decisivo.

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