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Casa distrutta e trascinata via, maltempo disastroso: immagini shock

Pubblicato: 05/12/2025 10:33

L’emergenza a Sumatra continua a peggiorare. Il bilancio delle devastanti inondazioni e frane che hanno colpito l’isola indonesiana è salito ad almeno 846 morti, con circa 2.700 feriti e 547 persone ancora disperse. Una tragedia immane che sta mobilitando migliaia di soccorritori, mentre il governo indonesiano punta il dito contro chi avrebbe contribuito ad amplificare gli effetti del disastro.

Revocate le autorizzazioni ambientali: la denuncia del ministro

Il Ministro dell’Ambiente, Hanif Faisol Nurofiq, ha annunciato una decisione drastica: il suo dicastero ha revocato le autorizzazioni ambientali a diverse aziende sospettate di aver aggravato l’impatto delle frane e delle piene. «Le analisi satellitari e le ispezioni sul campo mostrano chiaramente attività di disboscamento illegale e operazioni di sgombero non conformi», ha spiegato il ministro, parlando di responsabilità “non più ignorabili”.

Secondo gli accertamenti, nelle zone maggiormente colpite sarebbero stati individuati ampi tratti di foresta abbattuti illegalmente, oltre a interventi sul suolo eseguiti senza rispettare le normative. Queste operazioni avrebbero ridotto la capacità del territorio di assorbire l’acqua, facilitando il distacco di masse di fango e il trasporto di tronchi che hanno devastato interi villaggi.

Tronchi trascinati dalle acque e foreste indebolite

Le autorità ritengono che proprio l’enorme quantità di tronchi trascinati dalla piena sia un segnale evidente delle attività illegali in corso da tempo. Le aree di montagna, alleggerite dalla copertura vegetale, non avrebbero retto alla pioggia eccezionale, cedendo in più punti e trasformando le frane in un’ondata distruttiva di fango, detriti e legname.

Squadre di soccorso continuano a lavorare senza sosta, affrontando condizioni estreme e cercando di raggiungere villaggi ancora isolati. La speranza di trovare sopravvissuti si affievolisce di ora in ora, mentre il numero dei dispersi resta altissimo.

Un disastro annunciato?

Le organizzazioni ambientaliste indonesiane denunciano da anni lo sfruttamento incontrollato delle foreste di Sumatra, spesso legato all’espansione delle piantagioni industriali. Ora, con i dati ufficiali che confermano il ruolo di questi interventi nel crollo della stabilità del terreno, la pressione sul governo aumenta.

Nurofiq ha assicurato che «le indagini proseguiranno» e che eventuali responsabilità penali saranno valutate. Ma nell’isola, dove intere comunità sono state spazzate via, cresce la rabbia: molti residenti sostengono che il disastro non sia solo naturale, ma il risultato di anni di incuria e abusi.

La ricostruzione sarà lunga e complessa, mentre Sumatra piange le sue vittime e chiede giustizia.

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