
All’inizio nessuno aveva capito cosa stesse accadendo. Le prime vibrazioni erano state leggere, quasi impercettibili, di quelle che ti fanno dubitare dei tuoi stessi sensi. Qualcuno aveva pensato al passaggio di un camion pesante, altri a un colpo di vento più forte del solito. Poi, nel silenzio della notte, quei tremolii si erano ripetuti. Una, due, tre volte. Le finestre avevano tintinnato appena, i lampadari avevano oscillato di qualche millimetro, come a voler avvertire che qualcosa stava cambiando sotto i piedi di tutti.
Con il passare delle ore, la sensazione diffusa era che non si trattasse di un episodio isolato. I telefoni avevano iniziato a squillare, i messaggi erano rimbalzati tra vicini e parenti: «Hai sentito anche tu?». Nessuno conosceva ancora l’origine di quelle scosse, né si immaginava che non fosse destinata a restare una notte qualunque.
Uno sciame sismico è in corso da giovedì sera tra Romagna e Toscana. Almeno sei scosse di terremoto sono state registrate a partire dalle 22:38. La più rilevante è stata alle 3:36 e ha avuto magnitudo 2.5. L’epicentro degli eventi sismici è tra il comune romagnolo di Verghereto (Forlì-Cesena) e quello toscano di Chiusi della Verna (Arezzo).

