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XFactor, Laura Pausini: “Ma che ci combini! Delusione”

Pubblicato: 05/12/2025 08:52

La finale di XFactor a Napoli aveva costruito un’attesa enorme attorno alla presenza di Laura Pausini, annunciata come la superospite capace di dare alla serata quel tocco di prestigio internazionale che si addice a un evento conclusivo in una piazza gremita. Invece, quando finalmente è salita sul palco di Piazza del Plebiscito, con il pubblico infreddolito ma entusiasta dopo le esibizioni dei concorrenti e l’energia travolgente della location, la sua performance ha lasciato dietro di sé una scia di stupore non per meraviglia, ma per la sensazione diffusa che qualcosa non avesse funzionato. Un’interpretazione apparsa subito poco brillante, quasi trattenuta, in netto contrasto con il ritmo sostenuto della finale che aveva già messo in mostra il talento fresco dei finalisti e l’impatto scenico degli altri ospiti.

Laura Pausini delude a X Factor

A colpire è stato soprattutto il divario tra l’aspettativa e il risultato: da un’artista come la Pausini, abituata ai palchi globali, ci si immaginava una presenza scenica capace di accendere la piazza, di creare un picco emotivo nella scaletta della serata. Invece la scelta del brano, lenta e poco adatta a un contesto così dinamico, unita a una voce che è sembrata meno sicura del solito, ha prodotto un effetto straniante. Il pubblico ha accolto con calore l’ingresso della cantante, ma l’atmosfera si è via via raffreddata, fino a lasciare un’impressione complessiva di delusione che ha iniziato a circolare in modo evidente anche tra gli spettatori più fedeli. È uno di quei casi in cui l’esperienza dell’artista non basta a compensare una serata storta, soprattutto quando l’evento intorno vibra di un’energia che chiede qualcosa di più.

La scelta artistica non premiata

Nel confronto con ciò che è venuto prima e dopo, la performance di Laura Pausini è sembrata ancora più fuori fuoco, quasi un momento sospeso in un flusso che puntava invece sulla forza dei suoni, delle luci e della modernità. Mentre la piazza reagiva con entusiasmo ai finalisti e si caricava con il magnetismo di ospiti più energici, l’esibizione dell’artista si è trasformata in un’anomalia, un segmento disallineato che ha spezzato il ritmo della narrazione televisiva. È mancata una spinta, quel gesto vocale o scenico capace di ribaltare la situazione e trasformare il brano in un momento da ricordare. E il pubblico, soprattutto quello a casa, non ha tardato a far sentire il suo verdetto, con commenti in cui ricorrevano parole come scarsa, piatta, inadeguata al contesto.

La serata della nuova generazione

Il paradosso è che mentre una star affermata faticava a lasciare il segno, i giovani hanno mostrato invece una maturità sorprendente. La vittoria di Rob, l’ottimo percorso di eroCaddeo e l’impatto scenico della finale outdoor hanno confermato che questa edizione ha trovato la sua forza proprio nella spontaneità e nell’imprevedibilità delle nuove voci. Per questo la performance della Pausini è sembrata non solo debole, ma soprattutto fuori tempo, come se appartenesse a un’altra serata e a un altro racconto. Non è un giudizio sulla sua carriera, che resta enorme, ma un’analisi di una serata in cui la magia non è scattata. XFactor ha raccontato il futuro, mentre lei — per una volta — è rimasta indietro

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