
Un vero e proprio colpo di scena ha animato la puntata del 6 dicembre di Quarto Grado. Mentre il conduttore Nuzzi approfondiva i nuovi sviluppi sul controverso caso di Garlasco, l’attenzione del pubblico è stata catturata da un dettaglio inatteso: l’apparizione di Roberta Bruzzone. Il programma, che da settimane segue con minuzia ogni aggiornamento sul delitto di Chiara Poggi, ospitava come di consueto i suoi analisti, dal giornalista Carmelo Abbate al generale Garofano. Ma l’ingresso della nota criminologa non poteva certo passare inosservato, scatenando un’ondata di reazioni.
La serata è stata scandita da un ritmo serrato, focalizzandosi sulle dichiarazioni dell’avvocato Domenico Aiello e sulle sue successive scuse. Aiello aveva parlato di un presunto incontro “segretissimo” tra l’avvocato De Rensis e il procuratore Napoleone, affermazione che Nuzzi ha prontamente chiesto di chiarire. L’avvocato ha quindi corretto il tiro, dichiarando: “Mi scuso con i colleghi… non era nelle mie intenzioni”. Un momento che ha riacceso immediatamente il dibattito in studio, rendendo l’atmosfera ancora più elettrica.
L’intervento della Bruzzone che divide
Accanto ai punti cruciali sul delitto di Garlasco, la discussione si è allargata a temi più ampi emersi nelle scorse settimane: le critiche alla conduzione delle indagini, i dubbi sull’ipotesi di corruzione attribuita a Venditti e le perplessità sul percorso verso una possibile revisione. Anche Brindani è intervenuto, ricordando ad Aiello: “Lei ha iniziato il suo servizio attaccando frontalmente la Procura”. Questo botta e risposta ha contribuito a rendere la serata ancora più tesa e avvincente per i telespettatori.
Ed è proprio in questo clima infuocato che è arrivato il momento tanto atteso della Bruzzone. Non direttamente in studio, ma attraverso un’intervista dove ha ribadito con fermezza la sua interpretazione del caso. La criminologa si è concentrata sull’ossessione di Stasi per la pornografia adulta e sulla catalogazione di contenuti che lei stessa definisce “raccapriccianti e violenti”. Secondo la Bruzzone, il movente sarebbe strettamente legato alla relazione tra Stasi e Chiara Poggi, una posizione che porta avanti da mesi e che continua a dividere l’opinione pubblica.
La reazione del web: tra ironia e “vendetta serale”

La vera scossa, tuttavia, è arrivata sui social media. Più che per le sue parole, la Bruzzone è stata ampiamente commentata per la sua semplice presenza su Rete 4, soprattutto dopo la sua uscita da Ore 14. Molti utenti hanno ironizzato, parlando di un suo ritorno “dalla finestra”, mentre altri l’hanno interpretata come una sorta di “vendetta serale”. C’è chi ha commentato con sarcasmo: “Chi ha detto che non la vedevamo più?”. E ancora: “Giro su quarto grado e trovo Reale che dà ragione alla bionda ex ospite di Milo Infante, che sta girando come una trottola da Youtube a Mediaset”. Le numerose reazioni dimostrano quanto la criminologa sia diventata una figura capace di polarizzare l’attenzione ogni volta che cambia rete televisiva o interviene su un caso mediaticamente così esposto.
La puntata si è conclusa tra interpretazioni divergenti, chiarimenti non del tutto risolti e nuove scintille sui social. L’apparizione della Bruzzone, inserita in una serata già carica per le scuse di Aiello e le contestazioni degli ospiti, ha confermato la centralità del caso Poggi-Stasi nel dibattito televisivo. Quarto Grado ha così offerto un’altra puntata capace di accendere discussioni e di riportare in primo piano figure che continuano a influenzare il racconto mediatico di questa complessa vicenda.


