Nel suo messaggio pubblicato su X, Elon Musk colpisce ancora il cuore dell’architettura europea. L’ex membro dell’amministrazione Trump afferma che la Ue “deve essere abolita”, suggerendo che solo la restituzione della sovranità ai singoli Paesi permetterebbe ai governi di rappresentare davvero i propri cittadini. Parole che arrivano mentre il magnate si schiera apertamente con la nuova dottrina per la sicurezza nazionale elaborata dalla Casa Bianca, un documento che insiste sul ruolo degli Stati nazionali come fulcro della stabilità occidentale.
La sortita di Musk non è isolata e cade in un momento particolarmente teso per i rapporti fra il CEO di X e le istituzioni europee.
Commissione europea e maxi multa a X
Il suo affondo contro Bruxelles si intreccia infatti con il procedimento avviato dalla Commissione Europea per presunte violazioni del Digital Services Act, l’asse portante della disciplina digitale nel continente. Dopo quasi due anni di indagini, Bruxelles ha contestato a X la mancanza di trasparenza sul sistema pubblicitario, l’uso “ingannevole” del segno di spunta blu e l’assenza di reali strumenti di accesso ai dati per i ricercatori. Un pacchetto di infrazioni che è già costato alla compagnia una multa da 120 milioni di euro, misura criticata anche dal vicepresidente americano JD Vance.
Indagine aperta sui contenuti illegali
Restano inoltre aperte le verifiche sulla gestione dei contenuti illegali e sull’efficacia delle misure contro la manipolazione dell’informazione, un fronte delicatissimo per l’Unione. Quelle indagini, cominciate nel dicembre 2023, rappresentano oggi uno dei dossier più significativi del confronto tra l’Europa e un colosso globale come Musk.
