
L’aria gelida delle prime ore del mattino era immobile, un velo pesante che avvolgeva la montagna addormentata. Improvvisamente, il silenzio è stato strappato da un allarme stridente, un suono che nella quiete della notte ha avuto l’effetto di un pugno nello stomaco. Dai piani alti di una struttura maestosa, simbolo di eleganza e riposo, ha iniziato a sprigionarsi un fumo denso e un bagliore sinistro, visibile a chilometri di distanza.
Centinaia di ospiti, colti nel sonno più profondo, sono stati svegliati di soprassalto da urla e l’odore acre del fuoco. È iniziata una fuga precipitosa, un serpentone umano che si muoveva nell’oscurità e nel panico, cercando una via d’uscita sicura. L’unica priorità era la vita. La prontezza e la disciplina nell’evacuazione sono state la chiave per un esito che, nonostante il dramma e la devastazione materiale, ha potuto essere definito miracoloso: nessun ferito grave. L’alba ha svelato l’entità del danno: una ferita aperta nel cuore dell’ospitalità, proprio alla vigilia di un atteso weekend di festa e riapertura.
Dettagli del rogo e primi momenti di terrore
Il cuore dell’emergenza si è sviluppato con preoccupante rapidità tra il sesto e il settimo piano della maestosa struttura alberghiera, il Grand Hotel Principi di Piemonte a Sestriere. Non appena le fiamme hanno cominciato a sprigionarsi da una delle stanze, il fumo acre e l’odore di bruciato hanno innescato una reazione a catena che ha portato all’attivazione immediata delle procedure di emergenza previste dal protocollo dell’hotel. L’episodio, avvenuto intorno alle 2.30 del mattino di oggi, 6 dicembre 2025, ha generato, comprensibilmente, un clima di tanta paura tra gli occupanti, che sono stati svegliati nel cuore della notte e costretti ad abbandonare precipitosamente le loro camere. La tempestività con cui è stato messo in atto il piano di evacuazione è stata cruciale. Gli ospiti sono stati fatti confluire ordinatamente verso i punti di raccolta sicuri, un’operazione complessa vista l’ora e la confusione generale, ma che ha evitato che chiunque potesse subire conseguenze fisiche. È fondamentale sottolineare che nessuno degli sfollati ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche, a testimonianza della professionalità e della rapidità di intervento congiunto di tutto il personale coinvolto.
L’intervento massiccio dei soccorritori
La chiamata d’emergenza ha innescato una risposta immediata e poderosa da parte delle forze dell’ordine e dei servizi di soccorso. Sul luogo dell’incidente sono giunti in forze i carabinieri, che hanno coadiuvato il personale dell’hotel nella gestione dell’evacuazione e nel mantenimento della sicurezza perimetrale. Ma i veri protagonisti della lotta contro il fuoco sono stati i vigili del fuoco, intervenuti con un dispiegamento di forze notevole: ben dieci squadre e oltre ventinove unità tra personale volontario e permanente. La loro esperienza e il loro coordinamento sono stati essenziali per affrontare un rogo che, per la sua posizione in un edificio di notevoli dimensioni e per la vicinanza della stagione sciistica, rappresentava una sfida particolarmente ardua. Le operazioni si sono concentrate dapprima nel domare le fiamme, per poi passare alla fase di bonifica e messa in sicurezza dei locali. Un lavoro meticoloso, reso necessario dalle inevitabili conseguenze che un incendio di tali proporzioni lascia dietro di sé.
L’albergo è inagibile e la delusione della comunità
Le conseguenze dell’incendio vanno oltre il danno materiale: l’intero Grand Hotel Principi di Piemonte è stato dichiarato inagibile per ragioni di sicurezza, un provvedimento necessario per consentire le operazioni complete di bonifica, verifica strutturale e messa in sicurezza. Questo evento rappresenta un duro colpo non solo per la proprietà dell’albergo ma per l’intera comunità di Sestriere e per l’economia locale. L’incendio è infatti avvenuto proprio alla vigilia del ponte dell’Immacolata, un periodo chiave che segna l’alta stagione turistica invernale, richiamando migliaia di visitatori sulle nevi della Vialattea. Il sindaco del comune, Gianni Poncet, ha espresso il suo rammarico per l’accaduto, pur tirando un sospiro di sollievo per l’assenza di vittime. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza del tempestivo intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco, che ha scongiurato il peggio.
Indagini sulle cause e prospettive future
Mentre la cenere si deposita e le squadre di bonifica proseguono il loro lavoro, i carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini per stabilire con precisione le cause che hanno innescato il rogo. Al momento, la natura dell’incendio rimane da chiarire, e si procede con l’obiettivo di escludere qualsiasi ipotesi, dall’incidente tecnico alla negligenza. La raccolta di testimonianze e i rilievi tecnici saranno cruciali per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. L’incendio del Grand Hotel Principi di Piemonte getta un’ombra sulla ripartenza della stagione sciistica, che pure vedeva già un’apertura parziale delle piste della Vialattea. Questo episodio funge da monito sulla necessità di vigilanza e preparazione in strutture di grande afflusso, specialmente in contesti alpini. La speranza della comunità è ora rivolta a una rapida riabilitazione della struttura, un simbolo importante di Sestriere, per non compromettere ulteriormente il prosieguo della stagione turistica.


