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Silvia Salis, che affronto in diretta Tv a Elly Schlein! Parole che sono una bastonata

Pubblicato: 07/12/2025 18:19

Ospite dell’ultima puntata di Piazzapulita su La7, la sindaca di Genova Silvia Salis ha mostrato la propria vicinanza agli operai dell’ex Ilva del capoluogo ligure, ma soprattutto ha lanciato un messaggio politico che suona come una frecciata diretta alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Il tema sono le primarie di coalizione, proposte nelle settimane scorse come metodo per individuare il candidato premier del campo progressista.

“Le primarie dividono, non uniscono”

Incalzata dal conduttore Corrado Formigli, Salis ha espresso una posizione nettamente contraria allo strumento:
“La sinistra e il campo progressista hanno bisogno di unione. Le primarie sono uno strumento divisivo: per uno o due mesi bisogna andare in giro a dire perché tu sei meglio dell’altro candidato, e questo porta a parlar male di chi è, teoricamente, il tuo alleato”, ha dichiarato.
Una presa di distanza netta, interpretata da molti come una risposta indiretta alla proposta di Schlein. E, per alcuni osservatori, anche come un modo per accreditare sé stessa come figura di sintesi nel centrosinistra, senza però fare alcun riferimento esplicito a una potenziale candidatura nazionale.

“Qui non è l’America”: il nodo delle alleanze

Quando Formigli ha ricordato alla sindaca che le primarie sono normali negli Stati Uniti, Salis ha risposto in modo altrettanto chiaro:
“Lì è una discussione interna alla stessa entità politica. Qui parliamo di partiti diversi e leader diversi messi uno contro l’altro. E poi, se ci facciamo caso, le primarie le fa solo il centrosinistra: la destra no”.
Una critica strutturale che va oltre il momento politico e mette in dubbio la compatibilità delle primarie con il sistema italiano.

L’analisi di Giannini: “Una trappola meloniana, l’opposizione sarà costretta”

Nella stessa puntata è intervenuto anche il giornalista Massimo Giannini, che ha offerto una lettura più strategica.
Secondo lui, la pressione della maggioranza per cambiare la legge elettorale non è casuale:
“La destra vuole un sistema proporzionale con un premio di maggioranza molto alto e il nome del premier sulla scheda. Questo costringerà inevitabilmente i partiti dell’opposizione a fare le primarie di coalizione”, ha spiegato. E ha aggiunto: “In quel contesto, Giuseppe Conte se la giocherebbe alla grande. Fino ad allora, il suo sostegno a Schlein sarà oscillante, perché lui punta a quella partita”.

Un dibattito destinato a pesare sugli equilibri del centrosinistra

Le parole di Salis e l’analisi di Giannini contribuiscono a definire un quadro politico ancora instabile all’interno del campo progressista.
Da un lato la necessità di costruire una coalizione competitiva; dall’altro, la difficoltà di trovare un metodo condiviso per scegliere la leadership. Un dibattito che, con l’avvicinarsi delle europee e con la possibile riforma della legge elettorale, è destinato a diventare sempre più centrale nel confronto all’interno dell’opposizione.

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Ultimo Aggiornamento: 07/12/2025 18:21

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