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Bimbo di 10 anni trovato sepolto vivo dopo 3 giorni dalla scomparsa: arrestato lo zio

Pubblicato: 08/12/2025 22:16

Il ritrovamento è avvenuto all’alba, in una distesa di pietre e terra che fino a poche ore prima sembrava non nascondere nulla. Invece, sotto quei massi, c’era un bambino di dieci anni ancora vivo, ferito, ricoperto di polvere e sangue secco, ma cosciente abbastanza da sussurrare ciò che nessuno avrebbe voluto sentire. Nelle ore in cui le squadre di ricerca setacciavano l’area nel sud della Turchia, un volontario si è fermato, convinto di aver udito un rumore. Il silenzio della zona si è incrinato all’improvviso: da sotto le pietre arrivava una voce flebile, la voce del piccolo scomparso tre giorni prima.

Il racconto dei soccorritori parla di pietre sollevate una a una, di una mano che appare tra le fessure e di un respiro debole ma ostinato. Il bambino, appena liberato, ha indicato subito un nome: lo zio. Ha detto che “mio zio mi ha picchiato e seppellito”, parole che hanno gelato i presenti mentre veniva trasportato verso l’ambulanza, ancora coperto di terra.

Le ricerche e la svolta

Il piccolo era sparito nel pomeriggio di venerdì, dopo essere uscito da scuola senza più fare ritorno a casa. La famiglia aveva lanciato immediatamente l’allarme e la polizia aveva esaminato oltre duecento telecamere di sicurezza, ricostruendo gli ultimi spostamenti del bimbo fino all’immagine decisiva: il ragazzino era stato visto per l’ultima volta in compagnia dello zio. L’uomo è stato fermato nelle stesse ore, pur negando ogni coinvolgimento.

La svolta è arrivata nelle prime ore di lunedì, quando i soccorritori hanno battuto un’area isolata correlata agli ultimi avvistamenti. Un volontario ha percepito un suono leggero provenire da terra, poi una voce. Sollevando sette grosse pietre, i soccorritori hanno trovato il bambino ancora vivo, con una ferita alla testa e segni compatibili con un pestaggio.

Le condizioni del bimbo e le indagini sullo zio

Il minore è stato trasportato in ospedale e sottoposto a un intervento chirurgico per lesioni alla testa. Il padre ha confermato che il figlio è in fase di recupero e ha chiesto “la punizione più severa possibile” per chi ha ridotto il bambino in quelle condizioni. Lo zio, intanto, continua a negare: sostiene di aver portato il nipote a raccogliere pistacchi e che il piccolo sarebbe caduto da un albero, affermando di essere scappato per paura. Una versione che gli investigatori considerano debole alla luce delle prove raccolte.

Le indagini proseguono, ma una certezza c’è già: dopo tre giorni sotto terra, quel bambino è sopravvissuto per miracolo.

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