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Emma Bonino, la notizia dall’ospedale è appena arrivata: cosa succede

Pubblicato: 08/12/2025 17:37

Emma Bonino, storica leader dei Radicali e figura di spicco della politica italiana, è stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri di Roma, dove era ricoverata dallo scorso lunedì. A dare l’annuncio è stato un post sui social di +Europa, che ha espresso sollievo per il ritorno a casa della politica settantasettenne, sottolineando la stabilità delle sue condizioni e ribadendo il valore della sua visione e determinazione per il Paese.
La notizia giunge dopo giorni di apprensione in cui Bonino, già ricoverata in codice rosso all’ospedale Santo Spirito per un malore e successivamente trasferita alla Stroke Unit del San Filippo Neri, è stata monitorata dai medici con ulteriori accertamenti.

Il malore e il quadro clinico recente

La causa scatenante del ricovero è stata inizialmente individuata in un episodio di insufficienza respiratoria, che ha richiesto un intervento immediato e il ricovero in terapia intensiva. Fonti del suo partito avevano definito Bonino “vigile” e in lieve miglioramento già nei giorni successivi al ricovero.
Questo episodio si colloca in un quadro più ampio di condizioni di salute complesse che la leader radicale ha affrontato negli ultimi anni. Nel 2015, infatti, a Bonino è stato diagnosticato un microcitoma polmonare, una forma aggressiva di tumore ai polmoni, contro il quale ha combattuto con determinazione per anni. Dopo un intenso percorso di cure, nel 2023 aveva annunciato di aver portato a termine con successo la terapia contro il tumore.
Oltre alla battaglia contro il cancro, Bonino ha avuto in passato altri problemi di salute legati a difficoltà respiratorie, come un precedente ricovero nell’ottobre 2024, anche in quel caso dovuto a insufficienza respiratoria e poi risolto con un ritorno a casa dopo cure intensive.

Una figura sempre presente nonostante le sfide

Emma Bonino, oltre al suo ruolo politico, è nota anche per il suo impegno internazionale e civile: sostenitrice dei diritti umani, battagliera in campagne a favore dell’aborto, della liberalizzazione delle droghe leggere e dell’eliminazione della pena di morte, la sua carriera è costellata di impegni politici e sociali. La capacità di affrontare la malattia con determinazione è stata spesso citata come esempio della sua forza di carattere, incarnando motivi di apprezzamento trasversali nel panorama politico italiano.

Un ritorno a casa atteso e carico di significato

Il rientro a casa rappresenta per Bonino e per i suoi sostenitori un importante passo verso la piena ripresa. Il partito +Europa ha voluto sottolineare non solo il sollievo per la sua salute, ma anche il valore del suo ruolo nel dibattito pubblico: “Il nostro Paese ha ancora bisogno della sua visione, della sua forza e della sua determinazione”. Il messaggio ricorda le parole pronunciate da Bonino in un’intervista del 2019, oggi di nuovo attuali: “L’Europa che non ci piace è tutta l’Europa che manca e che dobbiamo fare”.
Il cammino verso la completa guarigione proseguirà ora a casa, ma la sua vicenda medica e personale testimonia l’energia e la resilienza di una delle figure più longeve e combattive della politica italiana contemporanea.

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