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Massimo Giletti aggredito in strada, la scena viene ripresa: video da brividi

Pubblicato: 08/12/2025 09:41

Il mondo dell’informazione è scosso da un episodio di violenza che ha coinvolto il noto conduttore televisivo Massimo Giletti. Durante un’inchiesta giornalistica di estrema delicatezza, focalizzata sul caso irrisolto di Emanuela Orlandi, Giletti è stato aggredito e colpito con un pugno da un ex uomo appartenente ai servizi segreti.

Questo evento, di cui Fanpage.it ha potuto mostrare un estratto video in anteprima, rappresenta un’inquietante svolta nell’indagine e pone l’accento sui rischi intrinseci del giornalismo d’inchiesta, soprattutto quando tocca corde sensibili legate a vecchi apparati dello Stato. L’aggressione è avvenuta nel corso del tentativo del conduttore di ottenere risposte cruciali da questa figura, la quale ha reagito in maniera violenta. L’episodio completo è atteso per la messa in onda a “Lo stato delle cose”, il programma di approfondimento che va in onda su Rai3, nella puntata di lunedì 8 dicembre.

Il contesto dell’inchiesta e il caso Emanuela Orlandi

La ragione di questo violento scontro affonda le sue radici nell’impegno investigativo che Massimo Giletti sta portando avanti da diverse settimane proprio sul caso Emanuela Orlandi, una delle vicende più oscure e dibattute della cronaca italiana. L’approfondimento in questione mira a fare luce su aspetti ancora sommersi della scomparsa della ragazza, e il breve estratto video diffuso mostra il conduttore intento a porre domande alla persona, che inizialmente tenta di divincolarsi, prima di sferrare il pugno contro il giornalista. Le immagini, sebbene a distanza e poco chiare, delineano le sagome dei due protagonisti al momento dell’aggressione. La determinazione di Giletti a non indietreggiare di fronte a figure complesse e potenzialmente reticenti sottolinea la sua vocazione per un giornalismo “di strada”, lontano dalle scrivanie e dai salotti televisivi, come egli stesso ha tenuto a precisare in seguito all’episodio.

La figura dell’aggressore: un ex appartenente al Sisde

Dalla redazione di “Lo stato delle cose” è stato fornito un quadro più preciso riguardo all’identità dell’aggressore. Si tratta di un ex membro dei servizi segreti, specificamente del Sisde, l’ex servizio segreto civile. La sua rilevanza nell’inchiesta è accresciuta dal fatto che lo stesso uomo era stato ascoltato in Commissione Orlandi solo pochi giorni prima, il giovedì precedente, alla presenza del Presidente De Priamo e di tutti i membri della Commissione. L’indagine condotta dal programma di Giletti si concentra su un aspetto specifico e molto delicato: la soffiata che, tempo addietro, fu fatta a Mario Meneguzzi, lo zio di Emanuela Orlandi, riguardante un suo presunto pedinamento. La notizia di questo pedinamento, come era già stato rivelato nella settimana precedente a “Lo stato delle cose”, proveniva proprio dai servizi segreti, per mano di un agente, Giulio Gangi, ora deceduto, che lavorava in coppia con l’uomo che ha aggredito Giletti.

La pista familiare e le domande cruciali del giornalista

L’attenzione del programma si sta focalizzando con determinazione sulla pista familiare, nella convinzione che, in passato, non sia stata indagata con la dovuta profondità e serietà. L’obiettivo primario di Giletti e della sua squadra investigativa è quello di comprendere il vero motivo per cui questi uomini dei servizi segreti scelsero di avvisare Mario Meneguzzi di essere pedinato. Il conduttore, al momento dell’aggressione, stava incalzando l’ex agente proprio su questo punto: “Perché avessero avvisato Mario Meneguzzi che era pedinato, chiedendogli quale fosse l’obiettivo, perché dovevano avvisarlo, sottolineando si tratti di un fatto grave“, ha spiegato Giletti. Le domande, giudicate evidentemente troppo scomode o troppo vicine a una verità che si vuole celare, hanno provocato la reazione violenta dell’interlocutore, che dopo una serie di insistenze, ha “perso la testa” e ha aggredito il giornalista con un colpo fisico.

La reazione di Giletti: la voglia di continuare a fare giornalismo di strada

Nonostante il pugno subito e la violenza dell’episodio, Massimo Giletti ha subito voluto rassicurare sulla sua determinazione a non farsi intimidire, rilasciando una dichiarazione che testimonia il suo incrollabile spirito giornalistico. Sentito direttamente sulla questione, il conduttore ha annunciato che nella puntata dell’8 dicembre non solo andrà in onda l’integrale del servizio, ma verrà anche rivelato il nome della persona responsabile dell’aggressione. Con riferimento all’accaduto, Giletti ha chiosato con fermezza: “Non ho perso la mia voglia di fare il giornalista di strada. Con tutti i rischi del caso“. Questa frase riassume l’etica professionale del conduttore, evidenziando come l’aggressore non sia riuscito a scalfire la sua volontà di portare avanti inchieste complesse, a costo di esporsi personalmente a pericoli. L’episodio, dunque, non è un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo a proseguire nell’indagine, che, come anticipato da Giletti stesso in un altro contesto, potrebbe portare a svelare nuove verità legate a un documento dei servizi segreti con pagine strappate, un altro dettaglio enigmatico e cruciale del caso Orlandi che il programma promette di approfondire.

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