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Miracolo di Natale, neonata di 600 grammi operata al cuore! Come sta

Pubblicato: 08/12/2025 09:57

Una storia di straordinaria competenza medica e di speranza arriva dall’ospedale ‘Barone Romeo’ di Patti, dove una neonata prematura di appena 600 grammi e nata a sole 24 settimane di gestazione è stata sottoposta con successo a un delicato intervento chirurgico al cuore. La piccola, nata solo 15 giorni prima dell’operazione, aveva inizialmente mostrato una stabilità, seppur precaria, data la sua condizione di estrema fragilità dovuta al peso ridotto e alla prematurità. Tuttavia, la situazione clinica è peggiorata rapidamente, rendendo necessario un intervento immediato per salvarle la vita. Questo episodio sottolinea l’importanza della collaborazione specialistica e della rapidità diagnostica nel trattamento dei pazienti neonatali critici.

Il rapido peggioramento delle condizioni cliniche

Nonostante i primi giorni di vita sembrassero relativamente stabili in relazione al suo bassissimo peso, la neonata ha manifestato un repentino e preoccupante peggioramento. I medici hanno riscontrato difficoltà sia a livello respiratorio sia in termini di flusso ematico agli organi vitali. Una compromissione di queste funzioni fondamentali poneva la neonata a grave rischio, necessitando di una valutazione diagnostica immediata e precisa. La terapia intensiva neonatale (TIN) dell’ospedale di Patti si è trovata ad affrontare un caso di massima complessità, tipico dei nati estremamente prematuri.

La diagnosi tempestiva da parte dell’equipe medica ha identificato la causa del peggioramento: la persistenza del dotto arterioso. Questa è una cardiopatia congenita molto comune nei pazienti prematuri. Il dotto arterioso è un vaso sanguigno cruciale durante la vita fetale, in quanto permette al sangue di bypassare i polmoni non ancora funzionanti del feto. Dopo la nascita, questo vaso normalmente si chiude spontaneamente. Quando ciò non avviene, come nel caso della piccola paziente, la sua permanenza crea una comunicazione vascolare anomala che può causare un sovraccarico del flusso sanguigno ai polmoni e una riduzione del flusso agli organi vitali, una condizione estremamente pericolosa per la sopravvivenza del neonato.

Il fallimento della terapia medica e l’indicazione chirurgica

Inizialmente, i medici della TIN, diretta da Caterina Cacace, hanno tentato una terapia medica standard, mirata a favorire e indurre la chiusura di questa comunicazione vascolare. Tuttavia, nonostante i trattamenti, il quadro di instabilità clinica della neonata è persistito, indicando il fallimento dell’approccio farmacologico. Di fronte a questa situazione e al rischio vitale imminente, l’equipe medica ha dovuto prendere la decisione cruciale di procedere con la chiusura chirurgica dell’anomalia vascolare congenita. Questa scelta evidenzia la necessità di una gestione dinamica e di una pron-tezza decisionale in neonatologia intensiva.

Come già sperimentato in precedenza per affrontare casi così complessi in pazienti non trasportabili, un’intera equipe altamente specializzata proveniente dal Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo (CCPM) si è recata presso l’Ospedale di Patti. Questa pratica di chirurgia on-site è fondamentale quando il trasferimento del paziente comporterebbe un rischio eccessivo. L’intervento per la chiusura del dotto arterioso è stato eseguito direttamente in culla nella TIN. Questa logistica operatoria minimizza lo stress sul neonato estremamente fragile e garantisce l’accesso a competenze chirurgiche cardiache pediatriche specialistiche. L’equipe, composta da professionisti come Enrico Iannace, Ines Andriani, Sasha Agati, e gli infermieri specializzati Antonella Pino e Manuela Favorito, ha dimostrato una sintonia e una competenza eccezionali.

Le condizioni attuali e la soddisfazione della direzione

Dopo il delicato e riuscito intervento, la bimba è attualmente ricoverata presso la TIN di Patti e le sue condizioni sono state stabilizzate. Il successo di questa operazione rappresenta un risultato straordinario e un motivo di grande soddisfazione per la Direzione Strategica dell’Asp, composta dal dg Giuseppe Cucci, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi. Essi hanno voluto sottolineare come questo risultato sia il frutto di una collaborazione clinica di altissimo livello tra la Terapia Intensiva Neonatale di Patti e il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina. Hanno espresso profonda gratitudine per l’impegno, la competenza e la dedizione dei professionisti coinvolti, ribadendo l’intenzione di continuare a investire nella rete dei servizi neonatali e pediatrici per assicurare cure tempestive e sicure ai piccoli pazienti e per fornire supporto alle loro famiglie durante il percorso di assistenza. Questa storia non è solo un successo medico, ma anche un esempio della sinergia e della qualità delle cure offerte dalla sanità italiana in un settore di altissima specializzazione come quello della neonatologia chirurgica.

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