
Il volo era decollato da poco dal piccolo aeroclub di Saint-Girons, diretto verso un sorvolo turistico che avrebbe dovuto offrire ai passeggeri la vista limpida dei Pirenei. Invece, nel giro di poche ore, tutto si è trasformato in un dramma. Il monomotore è precipitato in una zona estremamente impervia dell’Ariège, a ridosso della frontiera con la Spagna, lasciando dietro di sé solo rottami dispersi sul versante della montagna e quattro vite spezzate. L’allarme è scattato quando il club di volo non ha più ricevuto contatti dal pilota, facendo partire la macchina dei soccorsi in uno dei territori più complessi da raggiungere in tutta la catena pirenaica.
La ricerca, coordinata dall’Arcc di Lione, si è rivelata fin da subito difficoltosa. Due elicotteri specializzati sono stati inviati nella zona, costretti a volare in condizioni delicate tra creste rocciose, pareti verticali e correnti d’aria imprevedibili. È stato un velivolo della gendarmeria a individuare per primo ciò che restava dell’aereo: un ammasso deformato di metallo circondato da detriti, in un punto privo di sentieri e impossibile da raggiungere via terra senza attrezzatura da alta montagna.
Ricerche complesse in un’area senza vie d’accesso
Quando il soccorso alpino è riuscito a toccare il suolo, dopo un’operzione definita dagli stessi tecnici “estremamente complessa”, non c’era più nulla da fare. I quattro occupanti erano tutti morti nell’impatto, un urto violentissimo che non ha lasciato scampo. Le autorità francesi stanno ora lavorando per ricostruire la dinamica dello schianto, mentre la gendarmeria del dipartimento conferma che la zona è talmente remota da richiedere ancora ore di lavoro per mettere in sicurezza il perimetro del ritrovamento.
Indagini aperte sulle cause dello schianto
Non sono ancora note le condizioni del volo prima della caduta. Gli investigatori analizzeranno nelle prossime ore i resti del monomotore, i tracciati radar e le comunicazioni radio per capire se a provocare la tragedia sia stato un guasto improvviso, un errore umano o le difficoltà tipiche di una navigazione tra valli strette e cime oltre i 2.000 metri. Nel frattempo, la comunità dell’aeroclub di Saint-Girons ha espresso cordoglio e sgomento: quello di ieri avrebbe dovuto essere un semplice volo panoramico, e invece si è trasformato in una delle pagine più nere della loro storia recente.


