
Episodi che coinvolgono nuclei familiari fragili generano sempre grande attenzione nelle comunità locali, soprattutto quando emergono in modo improvviso e senza alcuna richiesta d’aiuto precedente. In circostanze simili, chi conosce le persone coinvolte parla spesso di segnali difficili da interpretare o di un dolore rimasto silenzioso, che solo dopo i fatti tragici appare nella sua reale gravità. Ed è proprio in contesti come questi che forze dell’ordine e magistratura devono procedere con la massima cautela, ricostruendo ogni dettaglio per comprendere ciò che è realmente accaduto.
I primi rilievi, infatti, hanno aperto scenari drammatici ma ancora da verificare in modo ufficiale. Solo gli accertamenti medico-legali potranno chiarire dinamiche e tempi dei fatti, mentre il quartiere resta scosso da una notizia che ha gelato l’intero paese.

Le vittime: Lucia Pecoraro e la figlia Giuseppina Milone
Il dramma si è consumato in via Giovan Battista Sgarlata, nel cuore del centro storico di Corleone, dove questa mattina i vigili del fuoco hanno trovato senza vita Lucia Pecoraro, 77 anni, e la figlia Giuseppina Milone, 48 anni, affetta da disabilità. A lanciare l’allarme sarebbe stata una vicina, insospettita da alcuni rumori anomali provenienti dall’appartamento. Una volta entrati nell’abitazione, i soccorritori si sono trovati davanti a una scena estremamente delicata, che ha richiesto l’immediato intervento dei carabinieri.
Secondo una prima ricostruzione — ancora da confermare dai risultati autoptici — la madre avrebbe strangolato la figliaper poi togliersi la vita, e una delle due sarebbe stata trovata in posizione compatibile con l’impiccagione. Solo l’arrivo del medico legale e del pm di turno potrà chiarire con precisione modalità, cause e tempi del duplice decesso.
Un contesto di fragilità recente
Da quanto emerge dalle testimonianze raccolte nel quartiere, Lucia Pecoraro era rimasta vedova da pochi mesi, un evento che avrebbe aggravato il suo stato emotivo. La gestione quotidiana della figlia Giuseppina, che necessitava di assistenza continua, potrebbe aver aumentato il peso psicologico sulle spalle della donna. Gli investigatori non escludono quindi l’ipotesi che la 77enne, sopraffatta dalla solitudine e dalla fatica, abbia compiuto un gesto estremo.
I carabinieri stanno lavorando per definire ogni elemento utile alla ricostruzione dei fatti, mentre l’intera comunità di Corleone esprime cordoglio e incredulità davanti a una tragedia che lascia dietro di sé un profondo senso di smarrimento.


