
Nessuna irruzione di aria fredda è in vista e l’inverno continua a tardare. A spiegarlo a Fanpage.it è Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert, che conferma come l’anticiclone presente sull’Italia rimarrà stabile ancora per diversi giorni.
Secondo l’esperto, almeno fino a domenica 14 dicembre non sono previsti cambiamenti rilevanti: l’alta pressione continuerà a dominare, favorendo la formazione di nebbie e strati nuvolosi bassi, soprattutto nelle aree più soggette a questo tipo di fenomeni.
Le zone più interessate saranno gran parte della Pianura Padana, la Liguria, la Toscana e progressivamente alcune aree delle coste adriatiche e del Centro-Sud. Invece, nelle aree collinari e montuose il sole continuerà a prevalere, con cieli sereni o poco nuvolosi.

La persistenza dell’anticiclone porterà con sé anche un peggioramento della qualità dell’aria. L’esperto sottolinea infatti che, in assenza di vento e ricambio d’aria, gli inquinanti tenderanno ad accumularsi, soprattutto nelle grandi città e nelle pianure del Nord.
Le temperature rimarranno sopra la media del periodo, ma varieranno in base alla presenza o meno della copertura nuvolosa. Le nubi manterranno alte le minime notturne, mentre limiteranno le massime diurne. Dove il cielo sarà più limpido, invece, si registrerà una maggiore escursione termica.
Il clima, nel complesso, sarà più simile a quello tardo autunnale che a un inverno vero e proprio. I valori oscilleranno tra 10 e 15 gradi al Nord, raggiungeranno 16-17 gradi al Centro e in alcune zone del Sud e delle Isole potranno avvicinarsi persino ai 20 gradi.
Un primo, seppur lieve, cambiamento potrebbe arrivare nella prossima settimana. I modelli indicano un indebolimento parziale dell’alta pressione, soprattutto nella parte più occidentale del Paese, permettendo a una perturbazione di avvicinarsi verso Sardegna e Sicilia.
Tra martedì 16 e mercoledì 17 dicembre questa perturbazione potrebbe portare piogge sulle due isole maggiori e fenomeni deboli all’estremo Sud, mentre sul resto d’Italia si prevede solo un aumento della nuvolosità. Le temperature potrebbero scendere leggermente nelle aree coinvolte, ma senza arrivo di aria fredda.
Per la seconda parte della settimana successiva, lo scenario resta ancora incerto: non è chiaro se il tempo rimarrà stabile o se si verificheranno cambiamenti più significativi. Quel che sembra certo, conclude Abelli, è che non sono previste irruzioni di aria fredda o gelida almeno fino alla fine della prossima settimana.


