
Una serata di quelle destinate a lasciare il segno. Questa sera, alle 21.30 su Rai 1, Rai Radio 3 e RaiPlay, andrà in onda una prima mondiale che unisce spettacolo, spiritualità e grande televisione: “Pietro – Un uomo nel vento”, il nuovo monologo di Roberto Benigni dedicato alla figura di San Pietro. L’evento, prodotto da Stand by me e Vatican Media e distribuito da Fremantle, rappresenta un appuntamento eccezionale nel panorama televisivo italiano, poiché per la prima volta sarà messo in scena nel cuore della Città del Vaticano, accanto alla Basilica dedicata all’apostolo.
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La serata arriva a poche settimane dalla conclusione del Giubileo della Speranza, e si inserisce nel contesto delle celebrazioni finali proponendo un racconto che esplora la dimensione umana, spirituale e simbolica del primo degli Apostoli. Benigni, artista amatissimo e premiato con l’Oscar per La vita è bella, torna così in prima serata con un’opera che unisce introspezione, poesia e il suo inconfondibile stile narrativo.

Il monologo e l’umanità di Pietro secondo Benigni
Sul palco allestito nella cornice unica del Vaticano, Benigni conduce il pubblico in un viaggio attraverso la vita dell’uomo cui Cristo affidò la guida della sua Chiesa. Un racconto che intreccia storia, emozione e riflessione, restituendo a Pietro la sua profondissima umanità. L’attore ha descritto il percorso creativo del monologo come un’esperienza quasi rivelatrice: “Non potreste mai immaginare cosa mi sia successo mentre preparavo questo lavoro su Pietro. Mi sono innamorato. Mi sono innamorato di Pietro. Completamente. E quanto mi sono affezionato a lui”, ha raccontato.
L’identificazione con la figura dell’apostolo emerge con forza nelle parole dell’artista: “Perché Pietro è proprio come noi. Lo sento così vicino! Leggendo la sua storia continuavo a pensare: ma quello sono io, avrei fatto la stessa cosa! Pietro ci somiglia profondamente. È proprio come noi”. Un legame che nasce dalla quotidianità dei gesti e delle emozioni, dalle sue fragilità e dai suoi slanci, qualità che Benigni considera il cuore stesso del personaggio.
L’attore ha descritto Pietro come uno specchio dell’umanità comune: “La sua umanità è l’umanità di tutti noi: si arrabbia, agisce d’impulso, sbaglia, fraintende, piange, ride, si addormenta, soffre, gioisce e si lascia commuovere… proprio come facciamo noi”. Una dimensione universale che, secondo lui, rende ancora più incredibile il compito che Cristo gli affida: “Ed a lui è stato affidato il compito più grande mai dato a un essere umano: aprire o chiudere le porte del Paradiso. Incredibile!”.

Un evento televisivo tra arte, fede e racconto universale
L’iniziativa rappresenta un momento di grande rilievo per il servizio pubblico, che porta ai telespettatori un contenuto di forte valore culturale e simbolico. La scelta della location, il Vaticano, sottolinea la portata dell’opera e ne amplifica il significato: raccontare la vita di un uomo che è insieme figura storica, guida spirituale e simbolo fondativo della Chiesa cattolica.
“Pietro – Un uomo nel vento” si presenta dunque come un appuntamento che va oltre il semplice intrattenimento, mettendo al centro un racconto capace di parlare a credenti e non credenti attraverso la voce e il talento di un artista che sa trasformare la narrazione in emozione condivisa. Una serata che unisce tradizione e modernità, e che celebra una delle figure più emblematiche della storia cristiana attraverso lo sguardo appassionato di Roberto Benigni.
Un evento televisivo unico, pensato per coinvolgere il grande pubblico e impreziosire la parte finale del Giubileo con un racconto che unisce spiritualità, teatro e grande narrazione.


