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Boom dell’influenza, scuole a rischio lockdown: “Ospedali in tilt” 

Pubblicato: 10/12/2025 16:49

Un’ondata di casi di influenza aggressiva sta mettendo a dura prova il sistema sanitario, con particolare criticità in alcune grandi città. La situazione è stata descritta come “senza precedenti” dai responsabili del Servizio Sanitario Nazionale (NHS), con un triplicarsi dei ricoveri che potrebbe portare a numeri da record, nonostante il picco stagionale sia ancora lontano.

Questa emergenza sanitaria ha già costretto alcune scuole a reintrodurre misure di prevenzione simili a quelle adottate durante la pandemia di Covid-19, in quanto i tassi di malattia in ambito educativo sono superiori rispetto all’anno precedente. Un esempio è una scuola di Leeds che ha reintrodotto le postazioni per l’igienizzazione, mentre un istituto a Caerphilly è stato costretto a una chiusura temporanea. I dati della UK Health Security Agency confermano l’avanzare del virus, con un tasso di positività medio settimanale del 17,1% al 2 dicembre, in aumento rispetto all’11,6% della settimana precedente.

La difficile situazione a Londra e l’appello urgente

La capitale inglese, Londra, si trova ad affrontare una delle situazioni più difficili. La pressione sugli ospedali è altissima e i sanitari hanno lanciato un appello urgente alla popolazione affinché si sottoponga alla vaccinazione. Questa ondata influenzale particolarmente aggressiva ha riportato alla mente dei londinesi l’impatto devastante della pandemia di Covid-19 nel 2020, quando la risposta ritardata nell’applicazione delle misure restrittive, come il lockdown, portò alla morte di 6.000 cittadini in poche settimane. Chris Streather, responsabile del servizio sanitario di Londra, ha esortato i cittadini a rimanere a casa non appena compaiono i sintomi influenzali. L’obiettivo è prevenire la diffusione del virus nei mezzi pubblici come metropolitana, autobus e treni, oltre che nei luoghi di lavoro. L’invito si estende anche alle occasioni sociali: Streather ha chiesto ai londinesi di rinunciare alle feste di Natale in presenza di tosse o starnuti per contenere il propagarsi dei contagi.

Super influenza e mutazione del virus

Secondo quanto riportato dai media inglesi, che citano fonti sanitarie, la severità di questa ondata influenzale potrebbe essere attribuita a una mutazione del virus che lo renderebbe più contagioso rispetto agli anni passati. Il ceppo influenzale sotto accusa è una derivazione del sottotipo A(H3N2), conosciuto anche come sottoclade K o, appunto, ‘super influenza’. La maggiore trasmissibilità di questo ceppo sta contribuendo in modo significativo al boom di casi e alla conseguente saturazione delle strutture sanitarie. Questa particolare aggressività virale, unita alla vicinanza delle festività natalizie, è fonte di grande preoccupazione per la tenuta del sistema sanitario nazionale.

Sciopero dei medici e invito alla vaccinazione

A complicare ulteriormente il quadro già critico, soprattutto con l’avvicinarsi del Natale, c’è la minaccia di uno sciopero dei medici specializzandi. Questa potenziale interruzione dei servizi sanitari, in un momento di incidenza di contagi “senza precedenti”, potrebbe esacerbare le difficoltà operative degli ospedali. Di fronte a questa emergenza multifattoriale, Chris Streather ha ribadito con forza l’importanza della vaccinazione antinfluenzale. Nonostante siano state vaccinate oltre 1,8 milioni di persone in questa stagione, il responsabile del servizio sanitario londinese ha sottolineato che ci sono ancora individui vulnerabili che non si sono fatti avanti. Il messaggio è chiaro: “Se si rientra in uno dei gruppi aventi diritto e non si è ancora ricevuto il vaccino antinfluenzale, esorto a farlo il prima possibile: non è mai troppo tardi“. L’adesione alla campagna vaccinale è considerata una misura cruciale per proteggere le categorie più a rischio e alleggerire il carico di lavoro sul sistema sanitario britannico, che sta vivendo uno dei momenti più impegnativi della sua storia recente, al di fuori della fase acuta della pandemia di Covid-19.

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