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Emanuela Orlandi, lo zio Mario tirato di nuovo in mezzo: cosa sta succedendo

Pubblicato: 10/12/2025 18:50

Mentre la commissione bicamerale d’inchiesta continua a esaminare la cosiddetta pista dei cinematografari nel contesto delle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, negli ultimi giorni è tornata a riaffiorare una teoria già più volte smentita: il presunto coinvolgimento dello zio di Emanuela, Mario Meneguzzi. Una pista che la famiglia Orlandi ha sempre rigettato con decisione, a cominciare dal fratello della ragazza, Pietro Orlandi.

Pietro Orlandi: «Tutto questo allontana la verità»

«Per me è un ennesimo depistaggio, che questa volta arriva in maniera più pesante», afferma Pietro Orlandi dopo la divulgazione di notizie riguardanti vecchie indagini e perquisizioni, già archiviate anni fa. «Leggo titoli falsi che danno per certa questa pista. Perquisizioni avvenute non ora come vogliono far credere, ma diverso tempo fa, ma che non hanno portato a nulla, come era logico, e sono state totalmente inutili. Evidentemente per qualcuno tornare a depistare è necessario per allontanare dalla verità». Orlandi sottolinea anche l’incoerenza storica che deriverebbe dall’accettare questa ricostruzione: «Se fosse tutto vero, Wojtyla sarebbe il primo depistatore, raccontando una menzogne, assicurandoci che Emanuela era vittima del terrorismo internazionale. E quindi lo avrebbe detto per proteggere mio zio?». E aggiunge una critica diretta al Vaticano: «Per anni ha avuto un atteggiamento di chiusura, raccontando bugie e non collaborando con gli inquirenti, respingendo rogatorie internazionali. Per coprire mio zio?».

Chi era Mario Meneguzzi e perché la pista familiare riemerge

Mario Meneguzzi è morto da tempo, ma il suo nome torna ciclicamente. «Lui non si può più difendere. Ma c’è chi da due anni ripropone questa pista e continua a fare di tutto, con infamia, per allontanare la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi da ambienti ecclesiastici e non solo». A prendere posizione di recente è stato il figlio, Pietro Meneguzzi, cugino degli Orlandi, atteso in queste ore a Chi l’ha visto?. Pietro Orlandi sottolinea più volte il rapporto stretto con il cugino: «Per me Pietro è stato ed è la persona che, fra tutte, più mi è stata vicina dopo la scomparsa di Emanuela… Ci hanno aiutato, si sono messi a nostra completa disposizione. Senza di loro saremmo stati totalmente persi». La pista, già esplorata negli anni ’80 anche per una presunta somiglianza con un identikit, non ha mai prodotto riscontri. È tornata alla ribalta dopo le parole di Natalina Orlandi, che denunciò episodi di molestie, e nei giorni scorsi per la diffusione di un presunto documento dei servizi segreti con parti mancanti, seguito da accertamenti nella casa dei Meneguzzi a Torano.

Le pressioni politiche e la replica di Pietro

Alcuni esponenti politici continuano a rilanciare la pista familiare. Tra questi il senatore Maurizio Gasparri, che ha sostenuto le affermazioni del giornalista Pino Nicotri, secondo cui si sarebbe trattato di «un normale caso di violenza… da parte di persone nel giro della famiglia». La risposta di Orlandi è durissima: «Si sta cadendo nel ridicolo… Tutto ciò è veramente imbarazzante e allucinante, stanno giocando sulla vita delle persone. Ma non si vergognano?».

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Ultimo Aggiornamento: 10/12/2025 18:58

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