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Infantino indagato, la pesante accusa al numero uno Fifa: c’entra anche Trump

Pubblicato: 10/12/2025 16:46

A pochi mesi dai Mondiali 2026, la FIFA è scossa da un nuovo caso che coinvolge direttamente il suo presidente, Gianni Infantino, finito sotto inchiesta da parte del comitato etico dell’organizzazione.
Al centro delle accuse c’è la decisione di consegnare il Premio per la Pace al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, gesto compiuto poco prima della cerimonia dei sorteggi per la Coppa del Mondo. Una scelta che secondo FairSquare, ONG che si occupa di diritti umani, costituirebbe una violazione del dovere di neutralità politica previsto dal codice etico FIFA.
FairSquare contesta a Infantino non solo la consegna del premio, ma anche una serie di esternazioni e prese di posizione giudicate troppo favorevoli nei confronti di Trump. Secondo l’organizzazione, il presidente della FIFA avrebbe mostrato un sostegno pubblico a un leader politico in carica, comportamento espressamente vietato dalle regole interne.
La relazione, da tempo descritta come stretta, tra Infantino e il presidente statunitense è ora osservata con particolare attenzione, alimentando dubbi sulla capacità della FIFA di mantenere una linea politicamente neutrale.

Un caso che pesa sull’immagine della FIFA

Il tempismo dell’episodio, a ridosso dell’avvio del torneo iridato del 2026, rende la vicenda ancora più delicata. La governance FIFA finisce così nuovamente al centro delle polemiche, con il rischio di un significativo contraccolpo mediatico.
La consegna del Premio per la Pace, avvenuta sul palco che poche ore dopo avrebbe ospitato i sorteggi dei gironi, è ritenuta da FairSquare un gesto capace di influenzare la percezione pubblica della neutralità dell’organizzazione.

Le indagini del comitato etico

La denuncia formale presentata da FairSquare è ora al vaglio del comitato etico FIFA, che dovrà stabilire se il comportamento di Infantino abbia effettivamente violato le norme in materia di neutralità politica.
Secondo quanto filtra, l’organo interno sta valutando l’intero contesto: precedenti dichiarazioni, iniziative passate e ogni elemento che possa indicare una forma di sostegno istituzionale nei confronti del presidente statunitense.

Uno scenario incerto a ridosso dei Mondiali

L’esito dell’inchiesta potrebbe avere ripercussioni non trascurabili sulla leadership della FIFA, arrivando a incidere sulla stabilità dell’organizzazione a pochi mesi dall’evento sportivo più atteso. Resta ora da capire se l’indagine porterà a sanzioni formali o se il caso si chiuderà senza conseguenze.
Nel frattempo, il dibattito sulla neutralità della FIFA torna a infiammarsi, riportando sotto i riflettori un tema che da anni accompagna la gestione del calcio mondiale.

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